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Terreni e fossi privati nell’incuria, Cardarelli: “Si intervenga o multiamo”

Pubblicato il 21 Maggio 2016 13:49 - Modificato il 5 Settembre 2023 20:22

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“La trascuratezza e il degrado in cui vengono da tempo lasciati molti fossi o siepi di privati restituiscono un’immagine disdicevole, non all’altezza della nostra città e del nostro territorio. I proprietari devono intervenire. Faccio appello al loro senso civico”: è questo il messaggio del sindaco di Spoleto Fabrizio Cardarelli che si rivolge ai proprietari di terreni privati, confinanti con le strade di pubblica pertinenza, su cui non viene effettuata adeguata manutenzione per la pulitura di siepi o alberi o canali. “Non è francamente tollerabile – continua il Sindaco – l’indifferenza con la quale si continua ad ignorare questo problema, non solo, com’è ovvio, per una questione formale, quella di una città che proietta di sé un’immagine di incuria e inciviltà, ma anche perché tutto questo rappresenta un potenziale pericolo per la pubblica incolumità. Sono episodi di degrado ambientale che rendono le strade insicure e creano intralci per la viabilità. Ormai da anni esiste una specifica ordinanza che prevede sanzioni severe e queste problematiche, anche se ormai note, sono lasciate al caso, non lasciandoci altra possibilità se non quella di intervenire di conseguenza”. “Ereditando una situazione economica di grande difficoltà, questa Amministrazione sta facendo sforzi importanti per confermare e per potenziare il profilo di Spoleto come esempio virtuoso di vivibilità e di accoglienza, con un patrimonio ambientale e artistico di eccellenza e rilievo internazionale, nobilitato proprio in questi mesi da flussi turistici in continua crescita e da una nuova vitalità culturale. Questi sforzi rischiano di essere sviliti e contraddetti da alcune situazioni che dimostrano invece abbandono, noncuranza e disinteresse per il pubblico decoro. “Il Comune con l’A.Se. si impegna al massimo per coprire oltre 1000 chilometri di strade, intervenendo anche in casi dove la pertinenza non è pubblica. E stiamo cercando di migliorare ogni giorno per ovviare al problema. Ma è chiaro che tutti devono fare la loro parte, specialmente quando le risorse sono limitate. È quindi iniquo pensare che l’aministrazione possa occuparsi di una rete viaria così estesa per risolvere situazioni cui devono invece provvedere, in tantissimi casi, proprio i cittadini. Sarebbe chiedere in sostanza di ricorrere a ingenti risorse pubbliche – che peserebbero quindi direttamente sulla collettività – per sanare, ripeto, criticità che sono di competenza dei privati”.

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