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Spoleto ci riprova: pronto il dossier per diventare Capitale della Cultura

Pubblicato il 7 Giugno 2016 16:13 - Modificato il 5 Settembre 2023 20:10

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La città di Spoleto ci riprova. E presenta un nuovo dossier per concorrere alla nomina di Capitale della Cultura 2018. Un fascicolo decisamente più “snello” rispetto al precedente, con meno progetti e mirati unicamente a valorizzare l’esistente. E ci sarà anche un nuovo logo: un origami a forma di girandola attaccato a un bastoncino di legno “che muove il turismo, l’ambiente e la cultura nel segno dell’innovazione”. Ma i tempi sono davvero stretti dato che l’ultimo giorno utile per la presentazione del dossier è il 30 giugno prossimo. Così l’ufficio comunale preposto ha cominciato proprio ieri, 6 giugno, a palazzo Mauri una serie di incontri con la popolazione per presentare una bozza di programma che gli addetti ai lavori del Comune di Spoleto stanno predisponendo, assessore Gianni Quaranta e la coordinatrice del progetto, Antonella Quondam Girolamo in testa, per poter dare il via a una partecipazione utile a integrare idee e progetti funzionali allo scopo. Per quello che dovrà essere comunque un dossier che nelle sue linee guida, appunto, si muove attorno alle coordinate di cultura, ambiente, turismo e innovazione, capisaldi identitari della città e del suo patrimonio. Per sostenere attivamente la candidatura della Città di Spoleto, il comune ha organizzato PartecipAttivamente, una quattro giorni dedicati alla cultura da venerdì 10 giugno, sempre a Palazzo Mauri, dalle ore 9.00 alle ore 19.30”. Incontri dove sono previsti una serie di tavoli tematici aperti per approfondire gli argomenti al centro della candidatura di Spoleto: dall’economia collaborativa (sharing), alla città condivisa, passando per la città accessibile sui temi del turismo, della cultura, degli spazi e dei luoghi e quella creativa, con azioni proattive per la cultura come motore per lo sviluppo. Per tirare le fila dei lavori svolti nei tavoli tematici di PartecipAttivamente, Spoleto organizzerà per la prima volta un Hackathon (maratona) della cultura, una no stop di circa 30 ore in programma dalle ore 9.00 di venerdì 10 alle ore 16.00 di sabato 11 giugno. Si tratta, in particolare, di una gara tra sviluppatori, designers e makers, un’ occasione unica per mettere alla prova le proprie capacità affinandole con la pratica e per imparare nuove tecnologie migliorando le proprie abilità. All’incontro di lunedì 6 giugno, c’era anche la dirigente Stefania Nichinonni, coordinatore del Comitato esecutivo costituito per la redazione del dossier di candidatura ed erano presenti all’incontro numerosi componenti del Comitato scientifico, anch’esso costituito per la redazione del dossier. Mentre al tavolo erano presenti anche Francesca Velani, direttore di Lu.Be.C (Lucca Beni Culturali) e Vicepresidente di PROMO P.A. Fondazione, che ha approfondito il tema “La candidatura a Capitale Italiana 2018 nel quadro del Piano Strategico della Cultura”, Antonio Nicoletti, responsabile della Programmazione strategica della città lucana, che ha parlato della cultura come strumento di riscatto sociale e di sviluppo strategico, descrivendo l’esperienza di successo di Matera Capitale Europea della Cultura 2019, e Alessandro Bruni dell’Urban Center di Spoleto, che gestirà la settimana per la cultura, PartecipAttivamente. Il prossimo incontro si terrà mercoledì 8 giugno alle ore 17.oo. L’Urban Center di Spoleto porterà al Caffè Letterario di Palazzo Mauri Andrea Bernardoni, Responsabile Area Ricerche Legacoopsociali che parlerà della “cooperativa di comunità: uno strumento di rigenerazione collettiva di spazi e luoghi, Consuelo Agnesi della CERPA ONLUS, Architetto esperto in Turismo accessibile su “Il Museo Tattile Omero, un esempio di “cultura accessibile”, Andrea Orlandi dell’AUR Agenzia Umbria Ricerche su “L’industria creativa e culturale in Umbria” e Adriana Garbagnati della Residenza artistica La Mama Umbria International su “La residenza artistica: una forma di residenzialità diffusa per la rigenerazione del centro storico”.

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