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Spoleto, scelti i tre professionisti che si occuperanno del futuro della sanità

Pubblicato il 6 Luglio 2016 08:41 - Modificato il 5 Settembre 2023 19:54

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Non sarà una commissione paritetica, per il momento. Ma solo una commissione tecnica che avrà l’onere di “analizzare prima lo status della sanità del nostro territorio, e valutare poi un’ipotesi di integrazione da portare successivamente su un tavolo allargato”. È questo quanto ha riferito martedì la vice sindaco del Comune di Spoleto, Maria Elena Bececco al cospetto dei componenti della quarta commissione consiliare presieduta da Marina Morelli e ai capigruppo, convocati dal presidente del consiglio comunale, Giampiero Panfili, per quella che è stata una riunione congiunta sul tema sanità spoletina. Una commissione tecnica che sarà composta da tre professionisti. Ovvero Enzo Ercolani, ex primario di Rianimazione al nosocomio di Spoleto, parte attiva all’interno del Tribunale per i diritti del malato, Alessandro Laureti, ex sindaco di Spoleto e profondo conoscitore della sanità locale ma anche folignate, ed Antonella Esposito, ex primario del centro trasfusionale e che ha lavorato sia nella struttura ospedaliera di Spoleto che in quella di Foligno. A loro, il Comune di Spoleto, affiderà, già in queste ore, l’incarico di individuare i punti di forza dell’ospedale San Matteo degli Infermi e quelli invece che potrebbero essere “materia” per la tanto auspicata integrazione dei servizi sanitari tra i presidi di Spoleto e Foligno (e forse non solo), evento, a quanto pare, essenziale per far sì che le due strutture ospedaliere possano riuscire, con una sorta di lavoro di squadra, a dare risposte concrete alla popolazione. Anche se, è bene precisarlo, non si tratta certo di quella commissione paritetica concordata con le associazioni della città, Tribunale per i diritti del malato e City Forum in primis, e che l’intero consesso cittadino ha condiviso, ma, appunto, di una commissione tecnica tutta spoletina che poi porterà, sì, a un tavolo allargato al quale, a quel punto, siederebbero anche rappresentanti di tutti i sei distretti della Usl 2 dell’Umbria. Tutti d’accordo? Non troppo, a dire il vero. In molti tra i commissari e capigruppo presenti, infatti, hanno obiettato sia sui tempi di realizzazione del tutto, annunciati dalla vice sindaco Bececco che ha parlato del mese di settembre, che sulla non osservanza di ciò che dettava quella stessa mozione votata unanimemente in consiglio comunale. “Il metodo mi piace, ma bisogna accelerare”, ha detto Giampaolo Emili (L2M) facendo eco a ciò che aveva detto poco prima Elisa Bassetti (M5S), la quale ha auspicato che tutto possa concretizzarsi, invece “entro una settimana”. “I tre professionisti incaricati sono talmente informati che ci potrebbero dire subito su cosa puntare”, è stata l’affermazione di Laura Zampa (Pd). Non perdere più altro tempo è l’opinione anche di Carla Erbaioli (Pd), che con fare “sgarbiano” ha ripetuto più volte “E’ tardi – è stato il leit motiv del suo intervento – andatevi a fare un giro nel reparto di medicina. Manca personale ed è andato via anche il primario facente funzione, Baroni”. Chi ha fatto notare invece che si stava venendo meno ai dettami del documento votato in consiglio e condiviso anche con le associazioni del territorio sono stati prima Aliero Dominici e poi Marina Morelli (gruppo misto). Dominici che ha anche aggiunto che, a suo avviso “bisognerebbe dialogare anche con gli altri territori della Usl 2”. Ma c’è un’altra notizia dell’ultima ora. Nel corso della seduta, infatti, il sindaco Cardarelli ha annunciato ai presenti che nei prossimi giorni si concretizzerà il tanto auspicato incontro tra lui, il primo cittadino di Foligno, Mismetti, e il fresco di rinomina assessore regionale Barberini.   

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