-0.1 C
Foligno
domenica, Dicembre 14, 2025
HomeCronacaFoligno, la stazione come il set di “Lo chiamavano Trinità”

Foligno, la stazione come il set di “Lo chiamavano Trinità”

Pubblicato il 9 Luglio 2016 10:09 - Modificato il 5 Settembre 2023 19:52

Tienimi informato

Rimani sempre aggiornato sui fatti del giorno

Ultimi articoli

A Trevi una masterclass sul Metodo Classico

Domenica 14 dicembre Le Donne del Vino Umbria propongono a Villa Fabri abbinamenti tra le eccellenze gastronomiche locali e il vino spumante umbro. L’evento chiude le iniziative del 2025

Un altro risultato da incorniciare per Lucrezia Mancini: bronzo storico nei 200 rana assoluti

La nuotatrice folignate in forza allo Spoleto Nuoto alla competizione svoltasi a Rimini il 12 dicembre si è classificata terza dietro ai due mostri sacri Francesca Fangio e Lisa Angiolini, che vantano 13 anni di esperienza in più.

Falchi, domani sfida decisiva contro il Seravezza Pozzi

Il Foligno ha l'occasione di rialzare la testa affrontando la terza classificata del girone E di Serie D, ma per vincere servirà una grande prestazione. Manni: "Dovremo essere bravi almeno quanto lo sono loro"

Un normalissimo controllo in treno che si è trasformato in una scena di un notissimo film del filone “Spaghetti western”. Stiamo parlando della pellicola “Lo chiamavano Trinità”, nel quale recitava Bud Spencer, da poco scomparso. E come nel film, lo straniero controllato reagisce alla richiesta del capotreno di mostrare il biglietto non rispondendo e non tradendo nessuna emozione. Salvo poi cambiare totalmente versione una volta finito negli uffici della polfer di Foligno. Insomma, come nel film, l’uomo è passato da “Emiliano non dice nulla e non tradisce” a “Emiliano dice tutto”. Gli accertamenti e le contestazioni degli agenti hanno quindi convinto l’uomo a parlare e a fornire le sue generalità che hanno poi portato ai necessari approfondimenti. Mostrati anche i suoi documenti, lo straniero ha fornito anche la sua reale identità. Per lui è scattata la denuncia per rifiuto di fornire generalità e false attestazioni a pubblico ufficiale.

Articoli correlati