Una richiesta che prende le parti da un’ordinanza, la numero 389, che il Comune di Foligno ha indirizzato ad un’azienda agricola di Bevagna, che risulterebbe proprietaria di una struttura abusiva lungo la strada di Treggio. È quella che porta la firma del Wwf e del presidente provinciale Sauro Presenzini che, attraverso una nota, chiede al sindaco un’azione ancor più incisiva di quella prevista dal documento. Accanto alla demolizione del manufatto, per l’associazione ambientalista andrebbero rimossi anche altri elementi definiti “abusivi”. Il riferimento è, in particolare, alle “opere di adduzione delle acque che – spiega in una nota il Wwf – servivano per l’irrigazione della circostante proprietà fin dagli anni Cinquanta”. Ad aggravare la situazione sarebbe però il materiale di cui questi elementi si compongono, e cioè l’amianto. Ecco perché l’associazione ambientalista chiede un’ulteriore verifica da parte del Comune di Foligno, anche perché la confermata presenza di eternit, dice Sauro Presenzini, “rappresenta a nostro avviso un costante e potenziale pericolo per la collettività” soprattutto “in caso di rottura dei tubi, che attualmente passano a bordo strada”. Le microfibre di cui si compone l’amianto, prosegue la nota del Wwf, “diventano pericolose per ingestione e inalazione, quando il manufatto è eroso, si sbriciola, si frantuma o è senza la necessaria manutenzione ormai da decine di anni”. Da qui, dunque, l’appello – una volta fatti i dovuti accertamenti – “di procedere anche alla bonifica e rimozione dell’amianto presente, con le cautele che il caso richiede in tali evenienze, vigilando e ingiungendo che tutto avvenga nel rispetto delle procedure e sicurezza delle maestranze impiegate e della popolazione, incaricando idonea e abilitata ditta specializzata”.
Strada di Treggio, il Wwf: “C’è dell’amianto, si bonifichi l’area”
Pubblicato il 9 Luglio 2016 14:15 - Modificato il 5 Settembre 2023 19:52
Il manufatto che sorge lungo la strada di Treggio
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