L’incubo è finito per una sessantenne spoletina. Vittima di stalking da parte di un uomo di 55 anni residente fuori regione, pur essendo di origine spoletina anch’egli, e che di tanto in tanto si recava in città ospite di alcuni parenti domiciliati proprio nello stesso condomino della sessantenne, “destinataria” di quelle azioni di disturbo compiute dall’uomo nei suoi confronti. Azioni che si sono prolungate – seppur in maniera saltuaria – per un anno e che hanno spaziato da banali dispetti, come il procurare forti rumori, ad azioni molto più gravi come il bussare alla porta o suonare il campanello per poi scappare, anche in piena notte, far squillare il telefono per poi riattaccare, oppure staccando il contatore della luce. Episodi che hanno via via turbato la sessantenne, intimorita dalla possibilità di incontrare l’uomo, al punto che era costretta a farsi accompagnare dai suoi parenti ogni volta che doveva uscire di casa. La vittima manifestava anche un grave disagio psichico derivante dalla situazione, disagio che l’aveva fatta cadere in una situazione di forte stress emotivo, dimostrato con certificazione medica specialistica. Ora il cinquantacinquenne, dopo una accurata indagine da parte della squadra anticrimine del commissariato di polizia di Spoleto che ha portato al riscontro di tali e gravi reati, non potrà più mettere piede in città. E questo anche per effetto della sentenza del Tribunale di Spoleto che, sentiti una decina di testimoni e dopo accertamenti anche di natura tecnica, ha emesso infatti un’ordinanza di misura cautelare di divieto di dimora a carico dell’uomo. Il ritorno in città del 55enne potrebbe anche far scattare l’arresto.
Suonava il campanello e scappava: uomo allontanato da Spoleto per stalking
Pubblicato il 12 Luglio 2016 13:48 - Modificato il 5 Settembre 2023 19:50
Una pattuglia della polizia
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