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Foligno, bilancio positivo per Umbria World Fest: “Edizione straordinaria”

Pubblicato il 13 Ottobre 2016 11:23 - Modificato il 5 Settembre 2023 19:04

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Chiusa la quindicesima edizione di Umbria World Fest, a cui ha fatto da sfondo Foligno lo scorso fine settimana, ora per gli organizzatori è tempo di bilanci, anche per capire quale direzione dovrà prendere per il futuro la kermesse consacrata alla fotografia ed alla musica. IL BILANCIO – A tirare le fila di questa edizione 2016, il direttore artistico di Umbria World Fest, Piter Foglietta, intervenuto ai microfoni di Radio Gente Umbra. “Il bilancio potremmo dire, in una parola, che è splendido, perché è stata un’edizione veramente importante sotto tanti punti di vista. Sia nella crescita di questo progetto, che ormai è diventato a pieno titolo una realtà nazionale – ha proseguito – sia per come è stato accolto non solo dalla città ma un po’ da tutta Italia. E questo è il sintomo che investire in cultura paga”. A snocciolare i numeri della quindicesima edizione, invece, Michele Spadoni, presidente dell’associazione Platea. Su questo fronte il bilancio è di 500 presenze nella serata inaugurale e di circa 200 biglietti giornalieri per l’ingresso a palazzo Trinci, a cui vanno aggiunti i 200 partecipanti alle letture portfolio ospitate a palazzo Candiotti – il doppio rispetto all’edizione precedente – e 380 lavori analizzati da esperti di settore. Senza considerare, poi, gli accessi al foyer dell’ex teatro Piermarini, altra location d’eccezione della manifestazione. Numeri che – come detto – si traducono in ricadute positive anche per il tessuto economico cittadino, a cominciare dalle strutture ricettive. “Il merito – ha spiegato Foglietta – è anche della grande esposizione mediatica che ha avuto l’evento, con la presenza sulle pagine delle principali testate giornalistiche italiane ed internazionali. Da sottolineate, poi, l’arrivo in città di grandi personalità del mondo fotografico, come i photo editor di diverse testate nazionali, che si spendono per questo evento che con il tempo è passato dall’essere amatoriale a professionistico”. IL FUTURO – Portato a casa questo grande risultato, cosa c’è ora nel futuro di Umbria World Fest? “Tornare indietro non si può – ha spiegato Piter Foglietta – quindi dobbiamo andare avanti. Sicuramente, la nostra idea è di valorizzare, attraverso Umbria World Fest, il patrimonio artistico-culturale di Foligno, che è piena di splendidi palazzi e monumenti. E poi – ha concluso – provare anche un po’ ad uscire dai confini nazionali”. “Il nostro obiettivo – gli ha fatto eco il numero uno di Platea – è investire sui giovani e diventare a tutti gli effetti un incubatore di novità”. Per Piter Foglietta, Michelangelo Spadoni e il loro staff, quindi, solo qualche giorno di pausa e poi di nuovo a lavoro per l’edizione 2017. LE ISTITUZIONI – Non prima, però, di aver portato a casa i complimenti dell’amministrazione comunale folignate ed in particolare dell’assessore al turismo, Giovanni Patriarchi, che ha sottolineato il ruolo chiave di Umbria World Fest nel panorama degli eventi cittadini in un’ottica di promozione del territorio e di crescita culturale della stessa città. In attesa di scoprire le novita del prossimo anno, però, chi vorrà potrà ancora concedersi una visita alle mostre allestite per questa edizione a palazzo Trinci e al foyer dell’ex teatro Piermarini, aperte fino al prossimo 6 novembre.

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