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Novelli, i lavoratori spoletini incrociano le braccia: “Mancano quattordicesima e ultima mensilità”

Pubblicato il 13 Ottobre 2016 17:02 - Modificato il 5 Settembre 2023 19:04

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“I quattro anni di crisi del Gruppo Novelli potrebbero trovare un punto di svolta il prossimo 21 ottobre, se all’incontro al Mise tra istituzioni, azienda e sindacati emergerà la possibilità di un acquirente”. A dirlo a chiare lettere sono state le sigle sindacali dell’Umbria, che giovedì mattina hanno incontrato la stampa per fare il punto della situazione sulla crisi dell’azienda che opera nell’agroalimentare. Una realtà produttiva che in Umbria conta quattro stabilimenti (Spoleto, Amelia, Casalta e Terni), ai quali si devono aggiungere quelli di Latina nel Lazio e di Muggiò in Lombardia”. I sindacati ora sperano che venga portato avanti un vero e proprio “spacchettamento” della Novelli. “La situazione dei lavoratori del Gruppo – hanno spiegato le organizzazioni sindacali Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil insieme alle rsa – si fa sempre più incerta e pesante, questi lavoratori, solo in Umbria 350, a fronte di un totale di 500 unità, lamentano il mancato pagamento del saldo della quattordicesima e di una parte dell’ultima mensilità. Mentre – proseguono – chi è fuoriuscito dalla realtà produttiva non si è visto ancora erogare parte del tfr, frutto dei sacrifici di una vita”. I sindacati hanno poi lamentato immobilismo del cda e scelte non adeguate a favorire investimenti, un piano industriale previsto nel concordato e mai attuato, oltre a consulenze che hanno appesantito una situazione economica già critica. “Tutto questo – dicono Fai, Flai e Uila – rischia di vanificare i sacrifici dei lavoratori, il cui senso di responsabilità non è mai venuto meno”. Per venerdì 14 ottobre sono in programma alcune mobilitazioni. L’obiettivo è quello di tenere alta l’attenzione su una vertenza che prosegue da troppo tempo. I lavoratori sciopereranno ad Amelia e Spoleto con un presidio di fronte ai cancelli del centro di confezionamento e pastorizzazione della città Ducale (dalle 10 alle 12). A Terni si svolgerà invece un presidio davanti alla prefettura dalle 14 alle 16,30.

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