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Spoleto, consiglio comunale unito per affrontare il post-sisma

Pubblicato il 15 Novembre 2016 11:48 - Modificato il 5 Settembre 2023 18:47

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Di polemiche su come è stato gestita la comunicazione in questi giorni post sisma, non sono certo mancate. Ma c’è stato qualcuno, dell’opposizione, che pur condividendo quelle stesse modalità, ha richiamato all’ordine, in qualche modo, i colleghi affinché da questo momento in poi si pensi principalmente a risollevare le sorti di quelle persone che hanno perso una casa o sono penalizzate da un evento che ha fatto letteralmente fuggire tutti quei turisti che avevano già prenotato gli alberghi della città in queste settimane e per quelle a venire. Così come tutti quegli operatori del commercio spoletino che ogni giorno registrano il “vuoto” all’interno dei propri negozi. “La politica tutta è chiamata a dare un segnale su come gestire il post terremoto”, sono state, ad esempio, le parole di Paolo Martellini (Pd) in occasione del consiglio comunale di lunedì 13 novembre. Parole a cui hanno fatto eco quelle dei colleghi di partito Laura Zampa, secondo la quale è estremamente necessario “dare risposte valide per la progettazione futura”, e di Stefano Lisci, che auspica “atti concreti per le persone che soffrono, lasciando fuori ogni polemica”, sono state le sue parole. E poi ci sono le scuole, alcune delle quali completamente inagibili, e per le quali “bisogna cambiare rotta in maniera determinante – ha detto Elisa Bassetti del M5S, in sede di massima assise cittadina svoltasi, per cause di forza maggiore, nella sede della comunità montana di via dei Filosofi – bisogna mettere più soldi nella voce di bilancio dedicata alle scuole, che devono essere riportate al centro della questione politica, prendendo in considerazione anche la realizzazione di un polo scolastico”. E questa deve essere “una battaglia da fare tutti insieme”, ha ribadito con forza Massimiliano Capitani (Pd), per quello che è stato un pensiero condiviso dalla stragrande maggioranza dello scranno di opposizione. Tanto più che, tra l’altro, seppur qualche scuola ha retto bene all’urto del sisma, di certificazioni di vulnerabilità (obbligatorie per legge tra l’altro) ce ne sono davvero poche per i plessi scolastici della città. Proposte, anche se queste sono una minima parte, che faranno parte integrante poi di un unico documento utile a dare il via alla rinascita di una città che, al di là chi ha voluto minimizzare, è stata comunque profondamente colpita dal recente evento sismico. E a fare un quadro sullo status della città post sisma, è stato il primo cittadino di Spoleto, Fabrizio Cardarelli.

Ecco la sua relazione, letta in sede consiliare, in versione integrale.

Ringrazio la Protezione Civile, le Associazioni di volontariato, Croce Rossa, Ordine di Malta e tutta la struttura comunale che in questi giorni ha lavorato senza sosta e senza limite di orario

– Voglio iniziare parlando di tutti gli effetti causati nella nostra città dagli eventi sismici iniziati il 24 agosto e, continuati fino alla violenta scossa dello scorso 30 ottobre, per poi elencare tutte le azioni messe in campo dalla nostra amministrazione per far fronte all’emergenza e terminare con le cose da fare per entrare in una fase che, dopo quella emergenziale, è la fase della ricostruzione.

– Reputo questa comunicazione fondamentale e doverosa per condividere con tutte le forze politiche i passaggi effettuati fino ad oggi e quelli ancora da attuare. Sarà mia cura e mio impegno relazionare periodicamente in questa sede o in altre sedi tutti i consiglieri. In momenti come quelli che sta vivendo la nostra città, la nostra Regione e il nostro Paese la partecipazione e l’unità di intenti non sono solo belle parole ma devono diventare un metodo di lavoro.

– Per quello che riguarda i controlli sulle scuole che, come potete immaginare, sono state e sono per noi tra le priorità affrontate e da affrontare, voglio qui specificare come sono avvenuti e da parte di chi.

– Una prima ricognizione speditiva è stata effettuata a 48 ore dal sisma del 30 ottobre da parte dei tecnici della Protezione Civile e comunali che hanno rilevato alcune criticità e, in attesa di controlli più specifici, abbiamo emesso la prima ordinanza di chiusura per tutte le scuole di ogni ordine e grado. In una seconda fase è stata effettuata una ricognizione puntuale in tutti gli edifici scolastici il cui risultato è stato una scheda per ogni edificio e molteplici interventi di somma urgenza al fine di rendere agibili gli edifici leggermente lesionati.

– Come già detto poco fa la scuola media Dante Alighieri e la scuola materna Prato Fiorito sono risultate completamente inagibili. Per quanto riguarda il Liceo Scientifico, edificio provinciale e non comunale, la Provincia stessa sta effettuando lavori per rendere completamente agibile la struttura entro la fine di questa settimana. Per quello che riguarda il trasferimento in altri edifici degli studenti delle scuole considerate inagibili, che ha destato e continua a destare molte polemiche, voglio sottolineare che tutte le decisioni sono state prese pensando esclusivamente alla sicurezza e all’incolumita’ dei nostri ragazzi e sono state prese, dopo varie riunioni con dirigenti scolastici e tecnici. Comprendo pienamente le difficoltà che stanno vivendo i ragazzi e i loro genitori a causa di trasferimenti che, ripeto, sono però inevitabili. Abbiamo fatto e faremo di tutto per risolvere le difficoltà vissute dai nostri cittadini a causa degli eventi sismici, anche valutando la possibilità di collegamenti diretti e gratuiti per gli studenti trasferiti in altre scuole.

– Subito dopo il sisma del 30 ottobre alcuni tecnici comunali hanno in via precauzionale chiuso alcune zone della città che verranno valutate dai controlli dei tecnici della Dicomac che dovranno esprimersi in merito alla eventuale riapertura.

– Per quanto riguarda i luoghi della cultura nella nostra città abbiamo effettuato i sopralluoghi ove potevamo, come, per esempio, il Museo Archeologico, che ha avuto un’agibilita parziale, e Palazzo Collicola che è stato considerato agibile. Abbiamo chiesto formalmente l’intervento di squadre certificate AEDES del Ministero dei Beni Culturali che sono le uniche autorizzate a farlo così come deciso dal decreto. Abbiamo chiesto anche un intervento specifico al Ministero per la Basilica di San Salvatore che è parte del nostro Patrimonio Unesco e vogliamo riaprire il prima possibile.

– La cultura nella nostra città è motore di sviluppo ed economia e per questo stiamo lavorando per avere i controlli da parte di chi è autorizzato il prima possibile e agire di conseguenza.

– Tutte le azioni messe in atto in questi mesi non sarebbero state possibili se non ci fosse stato il Centro Operativo Comunale che coordina e centralizza le attività da svolgere per affrontare un’emergenza

– Oltre alla prima accoglienza di chi o per inagibilita’ della propria abitazione o per paura non dorme più in casa, abbiamo, sin da subito, agito presso tutte le sedi opportune per la richiesta di verifiche e controlli da effettuare il più velocemente possibile, abbiamo messo in sicurezza i luoghi aperti al pubblico e abbiamo richiesto a gran voce che la città di Spoleto fosse inserita nel cratere che, rispetto al sisma del 24 agosto, si è notevolmente allargato.

– È stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il decreto legge dell’11 novembre 2016, n°205 con i “Nuovi interventi urgenti in favore delle popolazioni e dei territori interessati dagli eventi sismici del 2016” tenuto conto dell’aggravarsi delle conseguenze degli eventi sismici successivi al 24 agosto. Ora il prossimo passaggio è l’individuazione dei comuni aggiuntivi, rispetto all’elenco allegato al decreto n°189, che il Commissario Vasco Errani individua sulla base di motivate segnalazioni da parte dei Presidenti delle Regioni coinvolte nel sisma: Umbria, Marche, Lazio, Abruzzo.

– Ad oggi posso riferirvi che ho avuto rassicurazioni da parte della Presidente della Regione Umbria Catiuscia Marini che, in occasione della sua ultima visita venerdì 11 novembre mi ha confermato la presenza della città di Spoleto tra i Comuni inseriti all’interno del cratere. Questo vuol dire che – se sarà confermato – al Comune di Spoleto saranno applicate tutte le disposizioni sia del decreto legge n°189 sia dell’ultimo decreto n°205.

– Aggiungo, infine, che abbiamo incontrato gli albergatori e i commercianti che vivono un momento di enorme difficoltà e abbiamo aperto un tavolo permanente di confronto per trovare tutte le possibili soluzioni per rendere il meno complicato possibile questa fase. Stiamo verificando possibili agevolazioni, a partire dai parcheggi gratuiti, stiamo valutando la possibilità di creare un nucleo di monitoraggio coadiuvato da un rappresentante per ogni via, stiamo lavorando alla realizzazione di una piattaforma e-commerce.

– Concludo il mio intervento dicendo che sono pronto ad ascoltare proposte che vengano da ogni parte politica perché la gestione di una fase delicata come quella che sta vivendo la nostra città non deve avere nessun colore.

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