Un’alleanza tra il Governo e le Fondazioni bancarie per contrastare la povertà educativa minorile. Lo scorso aprile la firma del protocollo d’intesa per la gestione di un fondo destinato a promuovere e realizzare “interventi sperimentali finalizzati a rimuovere gli ostacoli di natura economica, sociale e culturale che impediscono la piena fruizione dei processi educativi da parte dei minori impedendo lo sviluppo culturale, sociale, e la piena inclusione degli stessi”. Complessivamente sono 115 i milioni di euro stanziati per l’anno 2016, di cui 4,5 milioni per l’area Umbria, Marche, Molise e Abruzzo. Si tratta di un fondo alimentato con contributi delle Fondazioni, circa 120mila euro all’anno per tre anni, compresa quella di Foligno. Le risorse verranno assegnate tramite bandi i cui destinatari sono le organizzazioni del terzo settore, cui si aggiungono gli istituti scolastici, che potranno presentare progetti in partnership con altre organizzazioni con una conseguente opportunità di arricchimento e ampliamento delle sperimentazioni. I primi due bandi sono stati pubblicati il 15 ottobre 2016, uno dedicato alla prima infanzia e l’altro all’adolescenza, scadranno rispettivamente a gennaio e febbraio 2017. Povertà economica e povertà educativa si alimentano reciprocamente e i dati riguardanti tali tematiche in Italia in età minorile sono preoccupanti. Una sfida senza concorrenza ma densa di sinergie che vuole dare vita a delle idee che, partendo dal basso, possano sostenere le future generazioni attraverso la formazione e l’educazione. Lo scorso 25 novembre si è tenuto il primo incontro presso la sede della Fondazione Cassa di Risparmio di Foligno per diffondere l’iniziativa alle amministrazioni comunali, le scuole e il mondo del terzo settore del territorio, a breve un secondo appuntamento consentirà di approfondire ulteriormente le tematiche per avviare poi un tavolo tecnico-operativo.