7.2 C
Foligno
martedì, Febbraio 18, 2025
HomeCulturaAccademia Spoletina, l'appello: “Non abbiamo più una sede”

Accademia Spoletina, l’appello: “Non abbiamo più una sede”

Pubblicato il 29 Dicembre 2016 16:49 - Modificato il 5 Settembre 2023 18:27

Tienimi informato

Rimani sempre aggiornato sui fatti del giorno

Ultimi articoli

Foligno, depositata la ricetta ufficiale della rocciata

Alla Camera di Commercio dell’Umbria consegnato l’atto notarile dell’Accademia italiana della cucina che ne attesta ingredienti e procedimento dopo anni di indagini e studi approfonditi. Zuccarini: “Primo passo verso il riconoscimento Igp”

Foligno, gli Amici della Musica aprono la stagione con Alexander Lonquich

Per la prima volta in città, l’acclamato pianista tedesco sarà sul palco del San Domenico con l’Orchestra Filarmonica Marchigiana. Musica di Mozart e Beethoven con dedica alla past president dell’associazione musicale Ambretta Ciccolari-Micaldi

Venticinque anni di Casa Palmas

La struttura di accoglienza di via Madonna delle Grazie si prepara a festeggiare il suo primo quarto di secolo. Nata dalla generosità del Lions Club Foligno, si rivolge a persone con disabilità fisiche e psichiche con laboratori e residenze programmate

Grande successo per la quinta edizione del concerto di fine anno offerto mercoledì 28 dicembre dall’Accademia Spoletina nel Salone superiore del Complesso Monumentale di San Nicolò a Spoleto con la direzione artistica di Francesco Corrias. Un evento eccezionale che ha visto la partecipazione di circa duecento spettatori. Straordinario e ricercato il repertorio di musica rinascimentale e barocca eseguito dal gruppo “Nova Alta” con i musicisti David Brutti (cornetto), Gabriele Pro (violino), Danilo Tamburo (trombone e serpentone), Severiano Paoli (violone), Giulio Fratini (clavicembalo). Prima dell’esecuzione, nel suo saluto, la presidente dell’istituzione promotrice dell’evento, Liana Di Marco, ha annunciato che l’Accademia Spoletina, per volontà degli stessi componenti del consesso, con il 2017 tornerà alla sua originaria e antica denominazione di “Accademia degli Ottusi”. Inoltre, la stessa presidente, ha spiegato le difficoltà che, dopo le scosse del 26 e 30 ottobre 2016, si trova ad affrontare l’istituzione: “A causa dell’inagibilità di molti edifici del centro storico – ha detto – non  abbiamo potuto organizzare il concerto di fine anno, come di consueto, in un palazzo  gentilizio. Per fortuna il Comune ha messo a disposizione il salone superiore del complesso di San Nicolò e per questo lo ringraziamo”. Infine, “Il terremoto – ha aggiunto – ha reso inagibile anche la nostra sede in Palazzo Ancaiani e per questo facciamo appello sia al Comune che, eventualmente, a qualche privato che possano prima possibile offrirci una nuova sistemazione per far sì che le attività culturali in programma non subiscano battute di arresto”.

Articoli correlati