Siamo giunti ormai alla fine dell’anno e la gravosa domanda sul che cosa fare il 31 dicembre sta trovando la sua risposta. Senza dubbio i gravi attentati terroristici in campo internazionale e il terremoto umbro-marchigiano hanno fatto da padrone e un vero e proprio spartiacque per le preferenze e scelte dei folignati per questo fine 2016. “Ci troviamo nel trend dell’anno scorso – dichiara Lucio Natalini di Auckland Viaggi – una media rispettata sia per quanto riguarda i viaggi interni in Europa con le capitali tipo Parigi e Londra, sia per quanto riguarda i viaggi con mete più a lungo raggio, quindi crociere sul Mediterraneo o pernottamenti su Caraibi e Oceano Indiano. Visti i prezzi molto alti, le persone preferiscono dirottare il proprio viaggio magari per il periodo dell’Epifania. Media crollata invece sull’entrata in Umbria causa terremoto”. Dello stesso avviso Monica Boselli per Koala Viaggi che dichiara di “non notare una differenza con il 2015. Le prenotazioni – spiega – sono stabili e ormai in ripresa dopo la crisi di un paio di anni fa. Come sempre sono molto richieste le capitali europee. La situazione internazionale la fa da padrone, ma non spaventa più di tanto i clienti che chiedono ovviamente informazioni, ma non si fanno esorcizzare dalla paura. Quindi – prosegue – abbiamo Londra e Parigi su tutte e in Italia senza dubbio Venezia e zone termali con centri benessere di relax. Per chi può spendere un po’ di più, abbiamo avuto anche delle prenotazioni per la Thailandia e Caraibi”. Di altro avviso Aurora Cardinali di Algymar Travel che riscontra un miglioramento rispetto al passato con “una media superiore rispetto al 2015 che ci fa ben sperare per il futuro. Al di là delle nostre prenotazioni, devo dire che comunque in campo internazionale è difficile trovare un volo aereo, perché già tutti prenotati da settimane, per Maldive o Caraibi. Vuol dire che gli spostamenti anche in luoghi benestanti è ricominciato più che bene. Abbiamo prenotato due curiosi viaggi: uno su una crociera in Antartide da parte di due professoresse e un altro per due ragazzi su dieci giorni a bordo di una rompighiaccio, sintomo che anche il viaggio sta ritornando ad essere il regalo che non ti aspetti”. Il terremoto invece ha influito non solo per le vacanze di Capodanno, ma anche da prima. Secondo Alessandro Santarelli de La Grande Avventura “c’è stata un’importante flessione rispetto al 2015. Ascoltando i discorsi dei clienti, moltissimi si sentono quasi in colpa nello spendere del denaro sui viaggi quando nella nostra regione ci sono città che hanno bisogno magari di una mano per riprendersi. Alcuni viaggi prenotati per Capodanno li abbiamo realizzati su New York e le mete calde come Oceano Indiano e Caraibi. La situazione internazionale molto critica ha fatto crollare letteralmente il Mar Rosso e anche la richiesta di capitali europee. Notiamo che c’è più domanda verso i luoghi dell’Est tipo San Pietroburgo definiti più sicuri”. Molti gruppi e richieste per l’Italia per la Fulginium Viaggi: “Rispetto al 2015 siamo nella media e non notiamo dei cali o dei picchi clamorosi. Moltissimi clienti – dichiara Elisa Landrini – richiedono una soluzione Bed & Breakfast per poter passare il capodanno sulle piazze italiane o sulle città d’arte, oppure località sciistiche nonostante la neve non sia ancora arrivata copiosamente. Abbiamo delle richieste per le classiche capitali europee con una prevalenza su Londra e i nostri viaggi organizzati con bus da trenta persone sono andati più che bene, quest’anno la proposta più gettonata è stata Praga”.
Folignati in viaggio per Capodanno: ecco le mete preferite
Pubblicato il 30 Dicembre 2016 11:05 - Modificato il 5 Settembre 2023 18:26
Il Big Ben di Londra (foto Vissani)
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