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Rifugiati ospitati in casa, a Foligno funziona l’accoglienza in famiglia

Pubblicato il 24 Gennaio 2017 10:45 - Modificato il 5 Settembre 2023 18:16

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Si chiama “Protetto-Rifugiato a casa mia” ed è il progetto di Caritas italiana al quale ha aderito anche l’ente caritatevole di Foligno. Tutto parte dall’appello lanciato da Papa Francesco il 6 settembre del 2015, a pochi giorni dall’apertura del Giubileo della Misericordia. L’obiettivo è quello di sperimentare una forma di accoglienza diffusa in famiglia, in parrocchie o in istituti religiosi che vogliono aprirsi all’accoglienza. I migranti che hanno ottenuto un riconoscimento giuridico come rifugiati, titolari di protezione sussidiaria o permesso umanitario, possone essere accolti attraverso il coinvolgimento della comunità cristiana. Il perno dell’iniziativa è quindi la famiglia, che segue i rifugiati in un percorso di integrazione. Diverse le esperienze nate grazie alla Caritas di Foligno. La prima riguarda una bellissima storia di accoglienza in famiglia. La famiglia Bacci di Montefalco ha ospitato per sei mesi (da marzo a settembre 2016) un signore serbo, Sadri Fazlija. Dopo la bellissima esperienza dell’accoglienza in famiglia, Sadri è rimasto a vivere con loro, ottenendo inoltre la patente di guida e prendendo la residenza grazie ad un piccolo appartamento concessogli dai Bacci. Attualmente svolge tutti i lavori di manutenzione e giardinaggio per la famiglia. La seconda storia riguarda l’accoglienza all’interno della parrocchia di Sant’Egidio di Borroni. In questo caso, è stato messo a disposizione di una famiglia nigeriana con tre minori un appartamento adiacente alla parrocchia, con tutta la comunità che si è da subito messa a servizio di un’accoglienza ancora in corso. Sempre in parrocchia, questa volta però nella comunità di Serrone, l’accoglienza ai migranti a messo a loro disposizione tre appartamenti. Tutte queste meravigliose storie di accoglienza verranno raccontate domenica 29 gennaio alle 15.30, quando verrà consegnato il Premio della Bontà. Giunto alla sua 53esima edizione, il Premio è nato dalla felice intuizione del compianto Leonello Radi e sostenuto dalla Diocesi di Foligno, dalla Gazzetta di Foligno e dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Foligno. L’appuntamento è nella chiesa di Sant’Agostino. La serata sarà allietata da un concerto del coro dell’Unità pastorale di Spello e della Schola Cantorum “Sancta Caecilia” di Foligno, organista maestro Ottorino Baldassarri, direttore maestro Antonio Barbi.

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