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Foligno, la fiera di San Feliciano parte con il sole

Pubblicato il 25 Gennaio 2017 15:49 - Modificato il 5 Settembre 2023 18:15

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Il sole e la pausa dal maltempo hanno senz’altro contribuito alla buona riuscita della storica e classica fiera di San Feliciano. Ducentocinquanta operatori ambulanti tra una varietà di prodotti alimentari e non solo, hanno riempito il piazzale degli impianti sportivi Santo Pietro, fornendo alla città la classica due giorni di fiera tanto amata e apprezzata dai folignati. “Per me la fiera è una tradizione storica, sono più di quarant’anni – dichiara Domenico da Foligno – che vengo a passeggiare tra i banchi degli ambulanti. Senza dubbio la vecchia fiera al centro storico era più caratteristica e si potevano trovare anche novità di un certo livello, ma ora i tempi sono purtroppo cambiati e l’acquisto è più dettato dalla casualità se si trova qualche oggetto innovativo”. Gli umori di coloro che attraversano i banchi degli ambulanti sono unanimi, un mix di ritorno al passato riproponendo il centro storico come base ideale per la fiera e cittadini che si trovano ad apprezzare la nuova location più comoda, perché dotata di parcheggi ampi e anche più sicura. Di diverso avviso gli ambulanti che a gran voce gridano al ritorno nel centro storico con “delle proposte già depositate a chi di dovere – racconta Pasquale Tirelli – e delle idee molto precise sul come realizzare un nuovo polo per rilanciare la fiera. La mia seconda idea, dato che organizzo diversi eventi collaterali a Spoleto e Perugia è quello di puntare molto di più sulla comunicazione pubblicitaria, far sì che giorni prima la città sia tappezzata di volantini e manifesti riguardante questa fiera, che seppur storica, ha comunque bisogno di respiro e vitalità come si possono ricevere da una buona campagna di comunicazione”. Per quanto riguarda gli ambulanti alimentari sono stati riscontrate delle discrepanze con amministrazione comunale, Confcommercio e polizia municipale in quanto da una parte c’era la richiesta di esporre, il 24 gennaio, a piazza Garibaldi di fronte la chiesa della Madonna del Pianto e dall’altre le rigide realtà di rimanere nei classici posti davanti la cattedrale di San Feliciano (seppur vuota perché sgombra causa terremoto). Anche commercianti che vengono da fuori come Stefano Tanzi da Roma, puntano il dito sulla durata e la location consigliando “una giornata in meno di fiera, in quanto ormai il trend nazionale per quanto riguarda fiere di questo tipo è appunto un solo giorno ma soprattutto cercare di riavvicinarsi il più possibile al centro storico proprio per creare quell’importante indotto economico che una fiera porta alla città, dove non solo l’ambulante ne usufruisce ma anche i commercianti locali come bar e ristoranti”.

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