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Foligno, parla Meloni: il prospetto della giunta fa acqua da tutte le parti

Pubblicato il 27 Gennaio 2017 12:03 - Modificato il 5 Settembre 2023 18:14

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La conferenza di fine anno convocata giovedì 26 gennaio dal Comune di Foligno non ha convinto proprio tutti. Il primo a prendere la parola all’indomani dell’incontro è Riccardo Meloni, capogruppo di Forza Italia, che descrive la giunta come inefficiente e poco reattiva, giustificando la sua scelta degli aggettivi partendo dalla decisione di convocare la conferenza di bilancio del 2016 alla fine del mese di gennaio. Ma sotto l’attacco dell’esponente di minoranza finiscono anche tutti i punti che sono stati affrontati durante l’incontro. Sembra quasi di sentir parlare di due realtà completamente differenti. Meloni parla di appiattimento economico, disoccupazione e mancanza di prospettive per il futuro. La visione del consigliere comunale descrive le azioni dell’amministrazione totalmente approssimative. “Mentre in altri comuni, ben più lontani dai centri nevralgici del terremoto come Perugia – spiega in una nota -, si stanziano circa 30 milioni di euro per l’edilizia scolastica, nella nostra città oltre a qualche rattoppo qua e là, ci si esalta per la ricostruzione della Carducci grazie alla protezione civile e per la speranza di modificare un iter burocratico per realizzare un polo scolastico nell’ex Foro boario”. Disappunto anche per la questione riguardante la piastra logistica, con particolare riferimento alla Ss77. Per Meloni un’infrastruttura dalla grandi potenzialità, fortemente voluta dal governo di centrodestra, che la città di Foligno però non riesce a sfruttare come fonte di sviluppo commerciale. Aleatorio ma sempre presente il tema legato allo svincolo di Scopoli che secondo il capogruppo di Forza Italia altro non è che un modo per dare false speranze ai cittadini (“in vista anche delle prossime elezioni”). Unico fatto positivo riconosciuto anche da Meloni il traguardo di Città europea dello sport per il 2018, “nonostante – afferma il consigliere d’opposizione – ad oggi Foligno non brilli certo ‘sul campo’ a causa delle recenti vicende calcistiche”. Alla critica si aggiungono tutte le problematiche tradizionali, dall’ex Zuccherificio, la cui unica novità oggi riguarda la richiesta di risarcimento di 4 milioni di euro, alla ventennale questione della Fils ancora senza prospettive. Altra “consuetudine” – questo il termine utilizzato dallo stesso Riccardo Meloni per descrivere l’impreciso modo di operare dell’amministrazione – la questione dei varchi in centro storico, di cui ancora non si conosce la data della reale attivazione.

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