Ora in casa del Partito democratico di Spoleto il quadro è più chiaro. C’è un segretario, Claudio Montini, eletto qualche settimana fa nel corso di un assemblea con 29 voti favorevoli su 50. Da un paio di giorni c’è un nuovo presidente dell’assemblea comunale, Silvestro Campana, la sua vice, Daniela Tosti e un tesoriere Giorgio Dionisi. E anche un vicesegretario, Alberto Minci e i componenti della segreteria, a cui è stata affidata una competenza, da cui dovrà nascere e svilupparsi il rispettivo tavolo di lavoro. Tutto bene? Nemmeno per idea. Nonostante un “benvenuto all’ottima segreteria che siamo certi farà un buon lavoro”, una certa parte del Pd spoletino non lesina critiche per come sono maturate le scelte dei nomi che oggi fanno parte del nuovo organigramma della stessa segreteria Dem di Spoleto. Ma andiamo con ordine. “Il partito dovrà iniziare a elaborare fin da ora un programma elettorale e anche per questo convocheremo una conferenza programmatica con tutte le forze economiche e sociali della città perché il nostro compito – ha evidenziato Montini nel giorno del suo insediamento – è dare quelle risposte che l’amministrazione Cardarelli in due anni abbondanti non è riuscita a fornire”. Poi Montini ha fatto appello all’unità citando Berlinguer: “Ci si salva e si va avanti se si agisce insieme e non solo uno per uno’, ma per ritrovare sintonia con la cittadinanza – è il concetto del suo messaggio – serve coesione e vicinanza con gli iscritti, elementi che sono mancati negli ultimi anni causando la sconfitta alle amministrative del 2014”. Durante il corso della prima assemblea è stato approvato all’unanimità la richiesta che ora passerà al Partito regionale per l’allargamento dell’Unione Comunale da 50 a 56 membri. Poi il quadro si è fatto più chiaro su ciò che è oggi il nuovo assetto della segreteria Dem di Spoleto. Un paio di giorni fa, infatti, è stato nominato il nuovo presidente dell’assemblea comunale, che è Silvestro Campana, la sua vice, Daniela Tosti e il tesoriere Giorgio Dionisi. Inoltre è stato nominato il vicesegretario, Alberto Minci e i componenti della segreteria, a cui è stata affidata una competenza, da cui dovrà nascere e svilupparsi il rispettivo tavolo di lavoro. “L’esperienza del passato che si pone al servizio del presente per aiutarlo a progettare un futuro possibile”, dice una nota del Pd spoletino, sottolineando che “si tratta di un gruppo eterogeneo per provenienza politica e per anagrafe”. Alla nuova segreteria spetterà il compito di formare i tavoli, coinvolgendo quanti più iscritti e simpatizzanti possibile nella stesura dei piani d’azione, preparazione di iniziative, elaborazione di documenti programmatici. “A breve daremo il via ad una serie di iniziative partecipative, cui prenderanno parte i massimi rappresentanti politici ed istituzionali della nostra regione – prosegue la nota – affronteremo tutti i temi nevralgici per la vita della nostra città. Tutti potranno dire la propria in merito ai problemi concreti della città, per cominciare a scrivere insieme il programma per il prossimo mandato amministrativo”. I membri dei dipartimenti sono Andrea Orlandi (cultura), Vanessa Fagotto (turismo), Piero Meduri (sanità), Marco Cintioli (urbanistica/trasporti), Claudio Frascarelli (infrastrutture/post terremoto), Pina Silvestri (sociale), Battistina Vargiu (scuola), Donatella Aiello (sicurezza), Patrizia Colangeli (giustizia), Carlo Alberto Zualdi (lavoro), Francesco Tabano (sviluppo economico), Silvia Sartini (sport), Valia Fedeli Alianti (politiche di genere), Giuseppe Lenti e Paolo Tagliavento (giovani/social network), Giuliano Marini (ambiente) e Francesco Passeri (tesseramento). Ma le “stoccate” non si sono fatte attendere. Evidenziando che le fratture interne non si sono certamente sanate. Pur augurando “un benvenuto all’ottima segreteria che siamo certi farà un buon lavoro” l’altra parte del Pd di Spoleto non lesina critiche per come sono maturate le scelte dei nomi che oggi fanno parte del nuovo organigramma della stessa segreteria. “Finita la lottizzazione e la spartizione degli incarichi interni al partito auspichiamo che il neo segretario Montini e la segreteria comincino da subito a lavorare per la città e per i cittadini – è la prima “stoccata” che si legge nella nota di Matteo Cardini, uno di coloro che risultava fino a poco tempo fa tra i papabili alla guida dei Dem spoletini – questo è il nostro auspicio perché il Pd torni ad essere un interlocutore credibile e punto di riferimento per l’individuazione di problematiche e relative soluzioni ai temi cari alla comunità. Dispiace solo vedere che la Presidenza dell’assemblea, che dovrebbe essere un organo di garanzia, venga scelta nei famigerati “caminetti” escludendo pezzi di partito. E soprattutto senza un dibattito preventivo che avrebbe dovuto portare alla elezione condivisa dell’organismo di garanzia per eccellenza”. Cardini, che ha condiviso il documento con altri 13 esponenti piddini, evidenzia come “al suo insediamento del 15 gennaio, il nuovo segretario Montini aveva fatto appello all’unità affermando che ci si salva e si va avanti se si agisce insieme e non solo uno per uno, ma per ritrovare sintonia con la cittadinanza. Una dichiarazione, che ci aveva resi fiduciosi – prosegue la nota – e invece il presidente dell’assemblea è stato votato da soli 22 delegati su 50, meno della metà. Ricordiamo al neo segretario che il presidente dell’assemblea è una figura di garanzia che dovrebbe essere scelta da tutta l’assemblea con una concertazione ampia tra tutte le parti. Coinvolgere non vuol dire fare dei nomi di papabili candidati senza poi dare luogo ad un dibattito fra tutte le anime del pd per la scelta definitiva”. Un avvio di mandato di Montini, insomma, che i 14 esponenti Dem di Spoleto ritengono “cominci con un passo falso e poco coerente con quanto da lui espresso al suo insediamento”. Il documento è stato condiviso dai delegati Matteo Cardini, Stefano Lisci, Marco De Angelis, Maria Rita Palazzi, Egisto Fede, Alfiero Araldi, Arianna Panetti, Giuseppe Lenti, Raffaella Torlini, Alessandra Cetorelli, Alessandro Bocci, Roberto Tulli, Micheal Surace, e Manuela Albertella.
Spoleto, la nuova segretaria del Pd già al lavoro. Ma arrivano le prime politiche interne
Pubblicato il 17 Febbraio 2017 13:59 - Modificato il 5 Settembre 2023 18:04
Claudio Montini
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