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La Lega Nord chiede azioni concrete per la messa in sicurezza del fiume Topino

Pubblicato il 15 Marzo 2017 13:24 - Modificato il 5 Settembre 2023 17:52

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“Velocizzare pratiche e burocrazia, ‘liberare’ una volta per tutte i finanziamenti promessi e porre in essere, in tempi rapidi, gli interventi necessari per la messa in sicurezza degli argini del Topino al fine di tutelare l’incolumità dei cittadini”. È la triplice richiesta avanzata all’amministrazione Mismetti dalla sezione folignate della Lega Nord che torna a ribadire con forza la questione che interessa il fiume che attraversa la città della Quintana. “Esattamente un anno fa, recependo i campanelli di allarme lanciati dai cittadini – spiegano i leghisti – avevamo denunciato il pericolo di esondazione del Topino e chiesto la messa in sicurezza”. Messa in sicurezza resa necessaria – proseguono dalla Lega Nord – “dagli argini che già mostravano cedimenti, dalla formazione di ‘barriere’ dovute alla concentrazione di rami e sterpaglie, dalla presenza di ciottoli che avevano creato veri e propri isolotti riducendo l’ampiezza e la capacità del corso d’acqua. Sempre in quell’occasione – ricordano – avevamo chiesto al Comune notizie sugli 8 milioni e 750 mila euro, stanziati al tempo per risolvere il problema e che, ad oggi – denunciano – non sono mai stati utilizzati”. Tra i fondi tirati in ballo dalla sezione folignate della Lega Nord, anche quelli annunciati lo scorso dicembre, cioè i 24 milioni e 650mila euro stanziati dal Ministero dell’ambiente per la salvaguardia idrogeologica di Foligno. “Da allora – attaccano – sono passati oltre tre mesi e niente è stato ancora fatto”. L’appello, dunque, è ad agire e a farlo con rapidità. Anche perché concludono i leghisti “come un anno fa ci ritroviamo allo stesso punto, a dover impegnare le forze della protezione civile, già ampiamente occupate a far fronte all’emergenza del sisma, per monitorare la situazione”.  

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