Per nulla silenziosi e mossi da progetti ciclopici. Non è un caso che si chiami Il Gigante, la nuova band formatasi a fine 2016 a Foligno, che lo scorso 20 aprile è uscita con il suo primo ep dal titolo “Stomp!”. Vecchie conoscenze per il panorama musicale locale dato che tutti e cinque i membri sono gli stessi degli Sluggish Tramps, ex gruppo attivo dal 2010 al 2016. Ospiti della redazione di Rgu, quattro dei cinque ragazzi (assente il chitarrista Marco che si trovava a Roma per impegni di studio) hanno raccontato la loro nuova avventura. Per entrare a contatto con il progetto de Il Gigante basta ascoltare le quattro tracce del loro primo ed unico lavoro, dove mitologico e umano si mescolano, fatti di cronaca ed emozioni vissute prendono corpo e vengono amplificate senza rischiare di non lasciare traccia. Ma proseguiamo con ordine.
Chi sono Il Gigante e come nasce la band?
Daniele Benincasa, 27 anni, è il frontman che presta la sua voce al gruppo e scrive gran parte dei pezzi. L’arte fa parte della sua vita sotto diversi aspetti, infatti come professione è illustratore grafico. Samuele Settimi, 23 anni, è il bassista della band e a breve conseguirà la laurea in medicina. C’è poi Giacomo Ciancaleoni, anche lui 23enne ed anche lui studente, ma nell’ambito della comunicazione: è il batterista de Il Gigante. Infine ci sono Simone Giacomucci, 26 anni, laureato in ingegneria elettronica, lavora in un azienda a Ponte Valleceppi e Marco Mariotti, che studia alla Saint Louis facendo della musica il suo obiettivo di vita. “Crescendo abbiamo sentito l’esigenza di cambiare – raccontano – così abbiamo stravolto tutto ed iniziato un nuovo progetto rimanendo però legati alla prima esperienza. Con il vecchio gruppo avevamo lavorato all’album El Peregrino che parlava di un gigante mitologico che attraversava il mondo, abbiamo così deciso di chiamarci Il Gigante e continuare in parte quello che era già parte di noi”.
A questo discorso è legato anche il titolo del nuovo lavoro giusto?
“Si – spiegano – il titolo ‘Stomp!’ fa parte del nostro concept artistico, rappresenta onomatopeicamente il suono del passo del gigante ma anche l’idea che abbiamo del suono massiccio e della musica che vogliamo trasmettere”.
Ad anticipare l’uscita dell’ep anche il videoclip del singolo Nemesiasi, girato durante una normale serata folignate in cui il protagonista è una scimmietta di peluche.
“E’ un video completamente indipendente, abbiamo preso la scimmietta, una GoPro, una stampella e un bastone e siamo andati in giro a raccontare una serata comune. Nel video parliamo di noi, della nostra città, delle nostre amicizie. È una presa di coscienza, siamo sempre portati a giudicare gli altri e invece siamo i primi ad avere dei limiti, il ritornello in questo è esplicativo pochè dice: “Io sono tutto quello che odio”. La critica sta nella routine, nel farsi coinvolgere dagli eventi in maniera passiva proprio come un peluche inanimato”.
Ci sono dei gruppi o dei generi musicali a cui vi ispirate?
“Noi siamo una miscela di generi. Oggi ci siamo tutti un po’ livellati sullo stoner rock ma inizialmente partivamo da basi molto diverse: blues, rock, funk passando per il metal e il grunge”.
Oggi il panorama musicale è intasato di presenze, in tanti fanno i musicisti e/o i cantanti ma poi sono in pochi che riescono a farlo come mestiere. Secondo voi qual è il segreto per fare il ‘salto’?
“Anche in questo caso la ricetta è una miscela di cose: il costante lavoro, la tecnica e la fortuna. La cosa più difficile per un gruppo indipendente è senz’altro farsi conoscere oltre i confini della propria città. Internet e i social in alcuni casi ti portano da zero a cento senza dover fare tutto il lavoro che c’è in mezzo e spesso l’aspetto qualitativo passa in secondo piano. Noi comunque ce la stiamo mettendo tutta!”.
Progetti e appuntamenti?
“Il 6 maggio saremo alla Darsena a Castiglione del Lago per la finale regionale di Arezzo Wave. In attesa della stagione autunnale lavoreremo anche per ampliare la proposta delle date estive”.