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Spoleto, scontro in quarta commissione sul fronte sanità. I saggi: “Nostro operato stravolto”

Pubblicato il 21 Giugno 2017 15:21 - Modificato il 5 Settembre 2023 17:10

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“Le richieste sono state tutte disattese, e non solo non ci danno ma ci tolgono. Sul documento dei saggi c’è scritto che ci concederanno l’acceleratore lineare, mentre, su quello della Usl Umbria 2, pare che sparisce la struttura semplice di chirurgia e non si capisce bene se il robot lo compreranno per Spoleto o per Foligno”. E questa è solo una delle critiche mosse a direzione generale della Usl 2 e assessorato regionale alla sanità da Bianca De Angelis (e non solo), presidente del Tribunale dei diritti del malato, ma anche da chi al documento che doveva servire da “nota” a chi poi avrà l’onere di definire il nuovo Piano sanitario regionale, c’ha lavorato. E in questo caso l’unico presente, lo scorso lunedì, alla riunione della quarta commissione che si occupa anche di sanità per il Comune di Spoleto: uno dei saggi che risponde al nome di Enzo Ercolani. Anche se, ad onore del vero, qualche contrarietà, seppur in maniera più diplomatica, era arrivata anche dagli altri due saggi spoletini, Alessandro Laureti e Antonella Esposito, in occasione di una commissione precedente, convocata ad hoc per relazionare ai consiglieri comunali presenti sul documento.  “Il nostro operato è stato stravolto – ha detto Ercolani in occasione della commissione – un lavoro che mirava a dare un senso ai servizi dei due ospedali”. Un fatto di cui ora, dopo aver letto in maniera più approfondita i due documenti prodotti, quello dei saggi appunto ma anche quello redatto dalla stessa Usl 2, ne ha preso atto anche la politica del municipio spoletino. Che, compatta, ha deciso di indire un consiglio comunale aperto a cui invitare istituzioni di ogni ordine e grado, della città, delle aree che ricadono nella stessa Usl e tutte quelle associazioni che si occupano di sanità. Che facciano parte del City Forum o meno, ma che hanno comunque voce in capitolo su quello che dovrebbe diventare il terzo polo sanitario dell’Umbria (Spoleto-Foligno). Soggetti che hanno potere decisionale nella riorganizzazione sanitaria regionale, ma anche tutti coloro che potrebbero portare il proprio contributo con suggerimenti di fondamentale importanza, soprattutto per la comunità che dei servizi sanitari ne usufruisce, per quelle stesse persone deputare a decidere sulla riorganizzazione della sanità umbra. E nel caso specifico, quella che comprende i servizi sanitari di Spoleto e di Foligno, appunto.  

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