L’accusa ha chiesto trent’anni, la difesa una nuova perizia balistica. Può essere riassunto così quanto accaduto lo scorso mercoledì nel tribunale di Perugia, dove si è tenuta la prima udienza per l’omicidio Lucentini, nell’ambito del processo in appello che vede imputato Emanuele Armeni. Udienza durata sette ore e che si è conclusa con un rinvio al 3 agosto prossimo, quando le parti si ritroveranno in aula. Parti che, come detto, hanno ribadito d’innanzi al giudice le loro posizioni. Il procuratore generale Giuliano Mignini chiedendo una condanna di trent’anni, i legali di Armeni – ossia Michele Montesoro e Margherita Picardi – che invece hanno spinto per un alleggerimento della custodia oltre che – come già anticipato – una nuova perizia balistica. L’imputato, presente in aula, era già stato condannato in primo grado per l’omicidio volontario del collega Emanuele Lucentini, avvenuto il 16 maggio 2015 nel cortile interno della caserma di Foligno. L’appuntato scelto era stato ucciso con un colpo alla testa partito da una mitraglietta M12 alla fine del turno di notte, svolto proprio assieme ad Armeni.
Omicidio Lucentini, si torna in aula il 3 agosto
Pubblicato il 23 Giugno 2017 09:56 - Modificato il 5 Settembre 2023 17:09
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