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Fils, i sindacati non mollano: “Pronti a ricorrere al Tar”

Pubblicato il 22 Agosto 2017 16:51

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Si doveva parlare anche del bilancio di Fils al 31 dicembre del 2016 e della situazione debito-credito al 15 maggio di quest’anno. Alla fine però, a tenere banco nella riunione della commissione controllo o garanzia di mercoledì, è stato soprattutto – e nuovamente – il futuro dell’azienda. Il tutto, alla presenza dei soli commissari che rappresentano la minoranza in consiglio comunale. Assenti tutti gli esponenti della coalizione di centrosinistra (eccezion fatta per Ciancaleoni), a partire dal sindaco Nando Mismetti che era stato convocato dalla presidente della commissione, Stefania Filipponi. Con lui non c’erano nemmeno il liquidatore di Fils, Stefano Mattioli, l’assessore Sigismondi e i presidenti dei revisori dei conti di Fils e del Comune di Foligno. Tra i pochi presenti c’era invece Stefano Biccheri, componente del collegio dei revisori del Comune. Ora non resta che capire se la prima commissione convocata per mercoledì mattina, con lo stesso oggetto, vedrà questa volta la presenza della maggioranza e non della minoranza. L’unico dato enunciato sui conti di Fils è uno: l’utile al 30 giugno di quest’anno ha raggiunto i 158mila euro. “La situazione di Fils è complessa – ha spiegato Stefano Biccheri – non essendo possibile un ripiano dei debiti, la liquidazione era l’unica strada: questa attività sta ora proseguendo. Al contempo, si lavora per esternalizzare i servizi un tempo in mano a Fils”. Ed effettivamente, come spiegato dal dirigente comunale Sandro Rossignoli, i bandi per esternalizzare i servizi sono stati tutti pubblicati, eccezion fatta per quello che riguarda l’auditorium San Domenico. A prendere la parola, oltre ai commissari che hanno ribadito il loro punto di vista sulla questione, sono stati anche i sindacati. “Ci opporremo in tutti i modi alla soluzione intrapresa dall’amministrazione comunale – ha detto Fabio Cesarini della Cisl – il fallimento della gestione di Fils è dimostrato con le assenze di oggi. Chiediamo la sospensione di tutti i bandi, altrimenti siamo pronti a ricorrere al Tar”. Per Andrea Russo della Uil, “c’è bisogno di risposte chiare sul perché le proposte dei sindacati non vanno bene” con il Comune che inoltre “non può assicurare il mantenimento dei posti di lavoro con l’esternalizzazione dei servizi attuali”. Ivo Ceccarini e Angelo Scatena della Cgil invece, “quando viene presentata una nuova proposta, sarebbe importante avere un’apertura al dialogo anziché una chiusura. Non ci risulta – hanno detto i due – che la proposta sindacale sia stata valutata approfonditamente”.

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