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Piste ciclabili e mobilità dolce, intervista al presidente folignate della Fiab

Pubblicato il 9 Ottobre 2017 14:07 - Modificato il 5 Settembre 2023 16:40

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Che Foligno sia diventata con il tempo una vera e propria capitale delle due ruote, non c’è dubbio. La naturale conformazione della città e le tante manifestazioni, di respiro nazionale ed internazionale, a cui ha fatto da sfondo, infatti, l’hanno così incoronata. E’ indubbio, però, che tanto ancora vada fatto. Dalla sistemazione delle piste ciclabili presenti, alcune delle quali necessitano di interventi importanti che però l’amministrazione comunale pare abbia messo già in cantiere, alla creazione di un vero e proprio reticolato di corsie dedicate alle due ruote, di lavoro da fare ce n’è. Di certo occorrerà fare i conti in tasca. Eppure una soluzione “low cost” potrebbe esserci. A delinearla il presidente della sezione folignate della Federazione italiana amici della bicicletta onlus, Pietro Stella. “Attualmente Foligno dispone di 20 chilometri di tracciato ciclabile – ha detto – Non sono tanti, ma neppure pochi. Il problema – ha proseguito – è che sono tutti ‘pezzi’ di piste ciclabili, per cui sarebbe necessario creare un collegamento tra le varie sezioni. Per farlo – ha aggiunto – non si devono necessariamente costruire costose piste ma, ad esempio, si potrebbero tracciare delle strisce colorate che individuino all’interno della carreggiata la corsia dedicata alle biciclette”. Ciò significa che auto e bici si troverebbero a condividere la strada, rendendo con il tempo questa convivenza la normale prassi. Il presidente folignate della Fiab lancia inoltre l’idea di realizzare una vera e propria mappa sul modello di Pesaro e da lì partire per lanciare tutta una serie di nuovi progetti. A cominciare dalla possibilità per i bambini di andare a scuola in bici, lavorando così sull’autonomia dei più piccoli e riducendo al contempo la presenza di auto in città. Discorso da ampliare ovviamente anche ai lavoratori. Progetti futuri a parte, il presidente Stella, pur riconoscendo l’attenzione mostrata dal Comune sul fronte della mobilità dolce, mette però in evidenza come un punto oggi dolente sia quello – già accennato – della manutenzione delle piste esistenti. “Il fondo andrebbe risistemato – ha detto – così come andrebbe rivista la segnaletica. E i costi potrebbero esser supportati, se possibile, attraverso il ricorso a sponsor privati”. Ad ogni modo la linea che Pietro Stella intende seguire, dopo aver accettato l’incarico di presidente della Fiab ormai sei mesi fa, è chiaro: fare della mobilità dolce uno stile di vita che coinvolga tutto e tutti. Anche chi arriva da fuori. Promuovendo, in quest’ottica, sempre più spesso e sempre di più l’idea del cicloturismo e dell’intermodalità. E le occasioni nella Valle Umbra Sud non sembrano mancare. Basti pensare al percorso Assisi-Spoleto, alla Spoleto-Norcia ma anche e soprattutto all’anello di Colfiorito e dei piani Plestini.

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