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Foligno celebra il 4 novembre. Mismetti: “Legame stretto tra Paese e componenti militari”

Pubblicato il 4 Novembre 2017 12:50

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Una tradizione che si rinnova ogni anno quella delle celebrazioni per l’unità nazionale e le forze armate, che ricorrono il 4 novembre. E che non ha fatto eccezione nemmeno nel 2017. Sabato mattina, in piazza Don Minzoni, le istituzioni locali, i rappresentanti delle forze armate e gli esponenti delle associazioni combattentistiche e di volontariato, si sono ritrovate – come di consueto – in piazza Don Minzoni. E’ stato lì, che dopo l’ingresso del gonfalone cittadino, è stato reso onore ai caduti con la deposizione di una corona d’alloro alla presenza del picchetto d’onore del Centro di selezione e reclutamento nazionale dell’esercito, ma non solo. Presenti, nella piazzetta folignate, anche alcune classi di studenti degli istituti secondari di secondo grado cittadini. Ragazzi e ragazze ai quali, poco dopo, sono stati consegnati la bandiera italiana ed una copia della Costituzione. Le celebrazioni del 4 novembre, infatti, si sono suddivise in due differenti momenti. A quello in piazza Don Minzoni, ne è seguito un altro nella sala consiliare di palazzo Orfini Podestà, che ha visto intervenire il sindaco Nando Mismetti e il nuovo comandante del Csrne, il generale di brigata Emmanuele Servi. Ad aprire i lavori, il presidente del consiglio comunale, Alessandro Borscia, che intervenendo ha invitato i presenti – a cominciare dai giovani, colpo cioè che saranno i cittadini di domani – a “tornare nella trincea dell’impegno in favore dell’unità e della solidarietà come – ha sottolineato – ci chiede la Costituzione italiana”. Poi, la parola è passata al primo cittadino folignate. “La giornata del 4 novembre – ha detto – testimonia lo stretto legame esistente tra il Paese e le forze armate, alle quali vogliamo rendere omaggio per quello che fanno nel nostro Paese e all’estero, tanto nelle missioni di pace quanto in situazioni emergenziali come la questione dei profughi o le calamità naturali”. Il riferimento è stato, in quest’ultimo caso, al sisma del 2016 e prima ancora a quello del 1997. “E se è un legame forte quello esistente tra il nostro Paese e le forze armate – ha proseguito – lo è ancora di più quello tra la città di Foligno e la caserma ‘Gonzaga’, realtà che ha segnato la nostra identità di comunità e che oggi, proprio in virtù dei recenti eventi sismici, è tornata ad ospitare come venti anni fa i nostri studenti”. Mismetti è quindi intervenuto in difesa del diritto al lavoro e della legge dell Ius soli. “E’ una legge di civiltà – ha concluso – per cui è necessario che si vada avanti”. A chiudere la cerimonia, il generale Emmanuele Servi, che ha voluto ricordare “i caduti di tutte le guerre e missioni di pace che hanno sacrificato il bene supremo della vita per la patria”. Poi un pensiero al “tricolore”, consegnato ai giovani presenti. “La nostra bandiera – ha detto in chiusura – è custode del nostro impegno e della nostra storia, essenza ed identità della nostra terra, della patria e dell’Italia”. 

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