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Foligno, in via Umberto I una casa per accogliere le vittime di violenza

Pubblicato il 25 Maggio 2018 16:55

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A pochi giorni dall’attivazione dello sportello antiviolenza nei locali del San Giovanni Battista di Foligno, il Comune si prepara a compiere un altro importante passo. Con un apposito finanziamento della Regione Umbria, infatti, l’Ente di piazza della Repubblica metterà mano ad uno degli immobili di sua proprietà, all’interno del quale verrà realizzata una struttura di accoglienza per donne vittime di violenza familiare, per i loro figli e per ragazze madri in condizioni di disagio sociale ed economico. Ad esser sottoposti a lavori di riqualificazione e rifunzionalizzazione saranno alcuni spazi di via Umberto I. “L’idea – ha spiegato a questo proposito il vicesindaco ed assessore con delega alle politiche di genere, Rita Barbetti – è quella di creare una struttura all’interno della quale poter ospitare chi ha subito maltrattamenti, in quella fase che va dall’uscita dal centro antiviolenza al ritorno alla vita normale”. Il progetto, denominato “Casa della semiautonomia”, verrà realizzato grazie ai fondi del Piano di sviluppo rurale per l’Umbria 2014-2020 per ciò che riguarda la misura 7 ed in particolare l’intervento 7.4.1, relativo al “sostegno a investimenti per la creazione, il miglioramento ed il rinnovamento di servizi base a favore della popolazione rurale. Progetto che vedrà scendere in campo, però, non solo il Comune di Foligno. Accanto all’amministrazione Mismetti, in qualità di soggetto capofila, infatti, ci saranno anche gli altri Comuni della zona sociale 8. Partner del progetto saranno, dunque, anche le amministrazioni di Bevagna, Gualdo Cattaneo, Montefalco, Nocera Umbra, Sellano, Spello, Trevi e Valtopina. Comuni firmatari di una convenzione che reca la data del 26 marzo 2017 e attraverso la quale le singole amministrazioni si erano impegnate a promuovere servizi rivolti alla popolazione. Forte di quest’intesa, quindi, il Comune di Foligno nell’aprile dello scorso anno aveva partecipato al bando pubblicato dalla Regione Umbria. Poi nel dicembre dello stesso anno era arrivato l’ok di Palazzo Donini alla finanziabilità del progetto. Ora, dunque, non resta che attendere che l’iter vada avanti e che questa struttura di assistenza e sostegno alle donne vittime di violenza ed in difficoltà – più volte auspicata dall’assessore Barbetti – possa vedere finalmente la luce. 

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