Si è alzato il velo sui due palii di Giostra. A Foligno, la Sfida e la Rivincita della Quintana 2018 hanno i loro drappi. Per l’edizione di giugno, la realizzazione è stata affidata alla bolognese ed umbra d’adozione Adelaide Cioni. Il palio di settembre è invece opera del goriziano Thomas Braida. I loro lavori sono stati mostrati per la prima volta giovedì sera in piazza della Repubblica, al termine del Convivio in onore di dama e cavaliere. I dieci rioni, dopo aver cenato nelle rispettive taverne, si sono ritrovati in piazza per scoprire i due lavori, pronti ad essere assegnati il 16 giugno ed il 16 settembre. Questa sera e domani le taverne continueranno ad essere aperte, mentre domenica 3 giugno al “Campo de li giochi” si accenderanno i riflettori sui dieci binomi per le prove ufficiali. Dopo una breve chiusura, le taverne torneranno ad ospitare i commensali da mercoledì 6 giugno. Nel mezzo, in programma c’è la gara dei tamburini in piazza San Domenico (lunedì 4 giugno) ed il Cantaquintaniere in piazza della Repubblica (martedì 5 giugno). Mercoledì prossimo in programma anche la “Disfida di San Rocco” organizzata dal rione Cassero. GLI AUTORI DEI PALII – Il palio della Sfida di giugno è opera di Adelaide Cioni. L’artista è nata a Bologna nel 1976, ha studiato disegno a Ucla, Los Angeles e si è diplomata in scultura all’Accademia di Belle Arti di Roma (2015). Laureata in storia contemporanea, per dieci anni ha tradotto letteratura americana (John Cheever, David Foster Wallace, Richard Ford). Nel 2012 ha deciso di dedicarsi alla pratica artistica. Nel 2014 è stata residente alla Citè internationale des arts di Parigi e ha vinto il Premio Celeste. Nel 2015 è stata residente a Villa Sträuli, Winterthur. Nel 2016 si è trasferita in Umbria. Adelaide Cioni ha esposto in spazi indipendenti e in luoghi istituzionali in Italia e all’estero. Lavora principalmente con il disegno e la scultura. Il palio della Rivincita di settembre è opera di Thomas Braida, artista di Gorizia del 1982. Braida si è diplomato in Pittura all’Accademia di Belle Arti di Venezia dove vive e lavora. Il medium privilegiato è la pittura, che viene dispiegata oltre che nella tela, anche nelle cosiddette carte, nelle sculture e in molti oggetti di uso quotidiano. Stiamo parlando di una pittura colma di suggestioni, popolata da creature mitologiche dove le situazioni sono spesso sospese tra una dimensione ludica e una dimensione misteriosa. Le opere di Braida ci riportano ad una dimensione teatrale di rappresentazioni narrative, dove creature arcaiche ci appaiono come impersonificazione di forze destinate a non quietarsi mai. I personaggi che popolano le sue tele, nonostante siano spesso esseri buffi e burloni e a volte caricaturali, sembrano allo stesso tempo degli antropoidi dai quali emerge la forza prepotente di una energia umana governata dagli istinti e dai tumulti di un inconscio collettivo primitivo.
I palii 2018 della Giostra della Quintana
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