18.8 C
Foligno
domenica, Agosto 3, 2025
HomeAttualitàFoligno, per il Corpus Domini arriva il cardinale Ernest Simoni

Foligno, per il Corpus Domini arriva il cardinale Ernest Simoni

Pubblicato il 2 Giugno 2018 08:28

Tienimi informato

Rimani sempre aggiornato sui fatti del giorno

Ultimi articoli

Dopo 77 anni torna con la sua inseparabile fisarmonica a suonare a Cancelli

Il primo giugno scorso l’88enne Carlo Micanti ha raggiunto la frazione folignate per suonare in occasione della festa dell’Ascensione, come aveva fatto anche il 19 maggio del 1955

A Nocera Umbra c’è aria di festa: presentata l’edizione 2025 del Palio dei Quartieri

Un programma denso quello che accompagnerà la settimana che va dal 4 al 10 agosto, tra le consuete sfilate, l’animazione dei vicoli e le gare tra Borgo San Martino e Porta Santa Croce. Caparvi: “Fieri della nostra rievocazione storica”

Lavori sulla Orte-Falconara, niente treni tra Terni e Foligno fino al 6 settembre

Il prossimo mercoledì prenderanno il via gli interventi di potenziamento infrastrutturale e tecnologico lungo la linea ferroviaria che attraversa Umbria e Marche: tutte le modifiche previste

Sarà il cardinale Ernest Simoni, sacerdote albanese testimone della persecuzione dei cristiani durante il regime comunista di Enver Hoxha a celebrare la santa messa che precederà la processione del Corpus Domini, in programma a Foligno domenica 3 giugno alle 17.30 nella procattedrale di Sant’Agostino. Nato a Troshan, comune situato nel nord dell’Albania, nel 1928, il cardinale Simoni è stato ordinato presbitero nel 1956 dopo aver portato a termine clandestinamente gli studi teologici a causa della chiusura del seminario. Arrestato dalle autorità comuniste nel 1963 con l’accusa di aver celebrato messe in suffragio del presidente Kennedy, fu incarcerato, torturato e condannato a morte. Pena che gli venne poi commutata in 25 anni di lavori forzati tra miniere e cave. In quel periodo il cardinale Simoni divenne un vero padre spirituale per i compagni di prigionia. La liberazione arrivò solo nel 1981. Da quel momento in poi fu costretto a lavorare nelle fogne di Scutari, considerato ancora “nemico del popolo” dalle autorità che avevano fatto dell’Albania “il primo Stato ateo al mondo”. Durante la prigionia continuò, comunque, ad esercitare clandestinamente il ministero sacerdotale. Alla caduta del regime comunista, nel 1990, iniziò a portare la propria testimonianza di sacerdote cattolico sopravvissuto al regime. Nel 2014 ha incontrato Papa Francesco durante una sua visita in Albania. E dopo due anni, era il 19 novembre 2016, il pontefice lo ha creato cardinale diacono di Santa Maria della Scala. 

Articoli correlati