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Quintana, a Raoul Baldaccini il premio di Rgu: “Eravamo brutti anatroccoli, ora siamo cigni”

Pubblicato il 13 Giugno 2018 12:57

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Al “Campo de li giochi” da vincitore. Non accadeva da ben 35 anni al rione Badia, che sabato prossimo vivrà un nuovo momento di gloria dopo aver conquistato il palio nella Rivincita di settembre 2017. Merito di ciò è sicuramente del cavaliere Cristian Cordari che, in sella ad Agnesotta, ha realizzato il sogno del popolo amaranto. Ma il vero artefice del “miracolo” badiolo è senza ombra di dubbio Raoul Baldaccini. Costanza, tenacia e determinazione non hanno mai fatto desistere il priore dal centrare quel palio tanto desiderato. Alla fine l’alloro è tornato in piazza Garibaldi, permettendo a Raoul Baldaccini di ottenere anche il premio “Folignate dell’anno”, consolidato appuntamento di Radio Gente Umbra e Rgunotizie. Nel sondaggio web, Baldaccini ha avuto la meglio su il cantate Federico Angelucci, la chef Claudia Di Meo, “Manolo il Capriolo” e il calciatore Leonardo Spinazzola. A votare il priore del Badia è stata trasversalmente un’intera città. La stessa città che il 17 settembre 2017 aveva applaudito all’unisono il popolo badiolo sia dentro che fuori il “Campo de li giochi”. Il riconoscimento di Rgu a Baldaccini è stato consegnato – e non poteva essere diversamente – nel pieno svolgimento della Sfida di giugno 2018. Ospite degli studi di Radio Gente Umbra, il priore è stato intervistato dalla nostra redazione.

Priore, complimenti per essere stato nominato “Folignate dell’anno” 2017. Sensazioni?

Innanzitutto ringrazio Radio Gente Umbra per aver pensato a me ed avermi inserito tra i ‘papabili’. Quando mi hanno detto che facevo parte nella rosa dei personaggi dell’anno, credevo fosse uno scherzo: questo è uno dei tanti miracoli quintanari. Mi hanno fatto ancor più più piacere le parole che avete utilizzato nei miei confronti motivando il riconoscimento. Ho sempre dato tutto me stesso per il bene del mio rione e della Quintana: l’applauso che il Badia ha ricevuto il giorno della Giostra rimarrà uno dei ricordi più belli della mia vita.

Cosa ricorda di quell’incredibile domenica di settembre?

Non ho visto la terza tornata. Ho sentito solo un boato e alcune persone mi hanno abbracciato: allora ho capito che avevamo vinto. Auguro al Badia di vincere altri venti-trenta palii emozionanti come questo. Penso di essermi meritato questa vittoria, sono contento per tutto il rione ed anche per Cristian Cordari, che da Cenerentola si è trasformato in principessa.

Come sta andando questa Quintana?

Fino a ieri (martedì, il giorno prima dell’intervista ndr) oltre le più rosee aspettative. Il rione sta raccogliendo i frutti di quanto seminato in questi anni. Sono contento soprattutto per i ragazzi: da vecchio rionale oramai era un’abitudine iniziare ogni Quintana con la coda tra le gambe. Invece ora c’è un altro clima, più serenità e tanta gioia da parte di tutti.

Qual è lo stato di salute della Quintana?

Credo ci sia bisogno di ripartire dal basso e dare fiducia alla città e ai popolani. Tutti dobbiamo ringraziare Domenico Metelli per il lavoro fatto e per l’entusiasmo che mette. C’è però sempre più bisogno di persone motivate che hanno voglia di fare il bene della manifestazione.

A chi andrà il palio della Sfida di sabato prossimo?

Noi entriamo da vincitori e faremo del nostro meglio. C’è fiducia ed ottimismo, visto che non gareggeremo più con la pressione dei 34 anni senza vittorie. Non posso sbilanciarmi su chi vincerà, sono sicuro che sarà una bellissima Quintana.

Il futuro di Raoul Baldaccini?

L’ho già deciso, ma non lo dico a nessuno. Renderò pubblica la mia scelta solamente a settembre: non è giusto comunicarlo prima di dover affrontare la Giostra della Sfida e quella della Rivincita. Quello che è certo, è che ho già deciso tutto…

Lei ha riportato un palio al Badia dopo 34 anni. Oggi i rionali la vedono con occhi diversi?

E’ ovvio che la vittoria cambia tutto. Per uno come me che si è sempre speso al 100% però, poco è cambiato. Anche nei momenti più brutti ho dato tutto e ci ho messo la faccia. Tutti sanno che quando le cose non andavano, il primo ad essere dispiaciuto era il sottoscritto.

Novità per il corteo?

Ringrazieremo Foligno dell’affetto che ci ha dimostrato con un’allegoria da sogno. Sarà una scenografia stratosferica grazie alla collaborazione e al grande impegno del Carnevale di Sant’Eraclio, che ha collaborato a stretto contatto con la commissione artistica. La grande novità sarà legata ad un costume da dama che i vandali ci avevano distrutto anni fa. Un vestito interamente ricamato a mano che ha vinto premi in tutta Italia e che è stato risistemato da Stefania Menghini. Ecco, questa per me è un’altra vittoria. Mi ero ripromesso di sistemare questo preziosissimo abito appena fosse capitata l’occasione e così è stato.

In conclusione, c’è un ringraziamento particolare che vuole di nuovo fare per il palio vinto?

Certamente! Ringrazierò per sempre Cristian Cordari. Il Badia era considerato il brutto anatroccolo, ora grazie a lui siamo dei cigni. Per lui invece, vincere una Quintana ha significato entrare nell’olimpo della Quintana.

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