30.6 C
Foligno
mercoledì, Agosto 6, 2025
HomeAttualitàFesta degli oratori, al Parco Hoffman quasi mille partecipanti

Festa degli oratori, al Parco Hoffman quasi mille partecipanti

Pubblicato il 26 Giugno 2018 14:23 - Modificato il 5 Settembre 2023 15:55

Tienimi informato

Rimani sempre aggiornato sui fatti del giorno

Ultimi articoli

Umbria, dalla Regione 4 milioni per le rette di nidi e poli per l’infanzia

A beneficiare della misura saranno le famiglie con un Isee fino a 25mila euro, che potranno richiedere il contributo per il 2025/2026. Dal prossimo anno si cambia: nessun anticipo di spesa a carico dei genitori ma sostegno diretto e immediato

Foligno, dà in escandescenza e colpisce un operatore del 118 con un coltello

Spaventati dalle urla, alcuni residenti hanno allertato la polizia che ha avviato le indagini portando alla luce una storia di continue minacce e violenze perpetrate da un 53enne, con problemi di dipendenze, nei confronti degli anziani genitori. L’uomo è stato arrestato

Palio della Rivincita, la firma è di Lulu Nuti e Floating Beauty insieme ai ragazzi di EllElle

Per la realizzazione dell’ambito drappo di giostra scelti due artisti tra le voci più interessanti del panorama artistico contemporaneo italiano. Insieme a loro gli utenti della cooperativa folignate per un progetto che coniuga arte e sociale

Festa grande per i ragazzi degli oratori parrocchiali di Foligno. Venerdì scorso al Parco Fluviale Hoffman si è svolta la tredicesima edizione della Giornata degli oratori parrocchiali dal titolo “Il Creato non può attendere” promossa dalla Diocesi di Foligno attraverso il Coordinamento degli oratori, con il patrocinato del Comune di Foligno. Oltre 950 partecipanti tra ragazzi, animatori ed educatori hanno colorato le gradinate dell’anfiteatro del parco, trasformato per l’occasione in un grande vascello con il compito di salvare la Terra. Il momento dell’accoglienza dei vari oratori parrocchiali è stato un tripudio di festa alla presenza del vescovo Gualtiero Sigismondi, del sindaco Nando Mismetti, del vicesindaco Rita Barbetti, dell’assessore ai servizi sociali Maura Franquillo. Con loro anche il direttore del Coordinamento degli oratori, don Luigi Filippucci. Il vescovo in un caloroso abbraccio e ringraziando i tanti “capitani”, ovvero gli oltre 15 animatori, ha chiesto a tutti la differenza tra un turista e un pellegrino. Il turista – come sottolineato dal vescovo – ha una mentalità da consumatore perché la condizione del turista è quella di chi vive continuamente in ricerca di un qualcosa che lo soddisfi. Le sue mete sono illusorie e fittizie. Cerca nella realtà un ideale che non esiste e vorrebbe poterla piegare ai suoi desideri. Conosce tante persone ma non entra autenticamente in relazione con loro; non riesce a fare tesoro delle esperienze vissute. Il pellegrino, invece, è uno che ha rispetto, che venera il posto in cui va perché si dovrebbe viaggiare alla ricerca di qualcosa. Il pellegrino esce da sé per ritrovare se stesso ponendosi in relazione autentica con il mondo e con le persone. L’uscita dalla propria casa, l’andare verso l’altro, l’incontro con il diverso, sono modi necessari per ritrovare la propria identità perduta, la relazione infranta, la comunità frammentata.

Articoli correlati