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La pazienza è finita: pronta una protesta contro le lungaggini della “Carducci”

Pubblicato il 26 Giugno 2018 12:24 - Modificato il 5 Settembre 2023 15:56

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Le lungaggini burocratiche prima e il mancato avvio dei lavori dopo non lasciano molto margine di scelta: è arrivato il momento di farsi sentire. Lo dicono a chiare lettere scuola e famiglie folignati interessate dalla vicenda della “Carducci”, l’istituto scolastico di via dei Molini reso inagibile dal terremoto e per questo demolito, ma non ancora ricostruito. “Vogliamo essere ascoltati – dichiara la dirigente scolastica dell’Istituto comprensivo Foligno 2, Morena Castellani – vogliamo essere visibili e non dimenticati”. Ecco perché la prossima settimana personale scolastico, mamme e papà si incontreranno per decidere insieme sul da farsi. Un piano d’azione ancora non c’è, ma non si esclude l’eventualità di una manifestazione. Un modo per prendere finalmente la parola dopo esser rimasti sempre in disparte, fiduciosi dell’operato degli addetti ai lavori. “I genitori sono stati in silenzio fino ad oggi – prosegue la dirigente scolastica – affidandosi alle comunicazioni ufficiali”. Ma, a quanto pare, l’ennesimo ritardo sull’avvio dei lavori è stato un po’ la goccia che ha fatto traboccare il vaso. “Manterremo un profilo conforme all’Ente che rappresentiamo, ossia una scuola – annuncia Morena Castellani -, ma è arrivato il momento di farci sentire, fuori dai canali ufficiali. Vogliamo ricordare a tutti, istituzioni e quanti sono coinvolti nel progetto di ricostruzione dell’istituto – sottolinea – che ci siamo”. Anche perché dalle ultime notizie, che davano l’avvio dei lavori ormai imminente, nessuna comunicazione ufficiale è più arrivata, né alla scuola né all’associazione di genitori nata in maniera del tutto spontanea all’interno della “Carducci”. “Genitori che insieme a noi si trovano a vivere questa situazione – aggiunge la dirigente – e che ci sono sempre stati accanto, anche nei momenti più difficili”. Insomma, un’azione dovuta da parte della scuola prendere la parola per chiedere risposte sul futuro dell’immobile di via dei Molini e dei tanti alunni da due anni ormai senza una sede loro. Ancora qualche giorno, dunque, e poi si saprà di più sulle intenzioni di scuola e famiglie, che si dicono aperte ai suggerimenti dell’intera comunità folignate. A storcere il naso d’innanzi all’ennesimo ritardo, anche Stefano Trabalza, esponente del Comitato genitori di Foligno, nato dopo il sisma del 2016 con l’obiettivo di tenere alta l’attenzione sulla sicurezza nell’edilizia scolastica. “Questo ennesimo ritardo nell’avvio dei lavori ci lascia basiti – commenta -. Occorre che ci sia trasparenza sulle informazioni, anche perché ci sono famiglie che devono decidere dove iscrivere i propri figli a scuola e la didattica, si sa, viaggia con gli spazi giusti”. Per Trabalza, dunque, fondamentale è che si faccia chiarezza sulla situazione. “Se anche dovessero metterci un altro anno – sottolinea – quantomeno lo dicessero. In questo modo, invece, costringono le famiglie a vivere in una situazione d’incertezza”. Anche perché basta poco perché il dubbio si insinui. “I lavori sono stati appaltati realmente?” si chiede Stefano Trabalza, che aggiunge: “E il progetto esecutivo c’è, così come dicono?”. “Ci siamo fidati delle istituzioni e fino ad ora hanno lavorato bene – ha concluso – Però devono continuare a fare la loro parte e soprattutto devono essere chiari”.

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