“Abbiamo fatto tutto quello che era nelle nostre facoltà per andare incontro alla signora Baroni”. Lo dice il presidente della Valle Umbra Servizi, Maurizio Salari, all’indomani dell’incontro con cui l’avvocato Stefania Filipponi, aveva “denunciato” il caso della propria assistita, Anna Maria Baroni appunto, cittadina folignate che si è vista recapitare a casa una maxi bolletta per il consumo di acqua dell’importo di 19mila euro. Una storia che ha dell’incredibile se si pensa alla quota richiesta, ma rispetto alla quale anche il numero uno della Valle Umbra Servizi ha voluto dire la sua a difesa di un’azienda che – come sottolineato – “ha a che fare con 82mila utenze su tutto il territorio di competenza, all’interno del quale si sono registrati nel corso degli ultimi due anni 600 casi di consumi anomali”. “Quando ci troviamo di fronte ad un consumo anomalo, ossia quando il consumo risulta il doppio rispetto a quanto fatto registrare solitamente – spiega Salari – mandiamo all’utente una raccomandata attraverso la quale segnaliamo il problema”. Un’accortezza nei confronti del cittadino più che un obbligo, fa sapere il presidente della Valle Umbra Servizi, commentando come alla stessa Anna Maria Baroni il 14 marzo 2017 sia stata inviata l’apposita comunicazione, consigliandole di verificare la situazione e di procedere eventualmente con la richiesta dello sgravio per il pagamento da presentare – secondo quanto previsto da regolamento – entro un tempo massimo di 90 giorni. La raccomandata, però, non è mai stata ritirata e così è tornata al mittente. E’ quindi partita la “caccia” ad Anna Maria Baroni, “rintracciata – prosegue Maurizio Salari – decorsi i tre mesi dalla comunicazione”. “Nonostante ciò – sottolinea il numero uno di Valle Umbra Servizi – gli è stata fatta comunque presentare la domanda e le sono stati riconosciuti tutti gli sgravi previsti dal regolamento”. Ma non solo. Una nuova comunicazione sarebbe stata, infatti, inviata alla signora Baroni il 18 giugno scorso. “Dopo aver chiesto l’apposito parere dell’Auri – aggiunge Salari – abbiamo avuto l’ok all’applicazione del regolamento approvato negli scorsi mesi”. Morale della favola, il riconoscimento di un ulteriore sgravio relativo al mancato utilizzo del servizio di depurazione e delle fognature. “Comunicazione che – spiega il presidente – probabilmente non è ancora arrivata all’utente, ma che riduce ulteriormente l’importo da pagare, facendolo passare da 13mila a circa 8mila euro”. Certo, una cifra non da poco, ma che potrà essere corrisposta anche attraverso una rateizzazione. “Diversamente da quanto dichiarato dalla signora, le abbiamo riconosciuto quest’ulteriore strumento – ha detto Maurizio Salari – in virtù della cifra elevata, ma più di questo non si può fare. Non chiediamo che i cittadini ci dicano grazie – ha quindi concluso il presidente di Valle Umbra Servizi -. Noi facciamo solo il nostro dovere ed il nostro lavoro, ma chiediamo verità e rispetto di tutti. E non che si butti fango sull’operaio dell’azienda”.
Caso Baroni, Salari: “Applicati tutti gli sgravi possibili. Non si butti fango sull’azienda”
Pubblicato il 2 Luglio 2018 12:08 - Modificato il 5 Settembre 2023 15:54
Maurizio Salari
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