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Foligno, sorpresa in busta paga per i dipendenti dell’Unitekno: arrivano 900 euro in più

Pubblicato il 4 Luglio 2018 11:08 - Modificato il 5 Settembre 2023 15:54

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Sorridono i dipendenti dell’Unitekno di Foligno che, nella busta paga di luglio, si ritroveranno un bonus che ammonta a circa 900 euro. Si tratta di un premio di risultato che l’azienda della famiglia Bartolini – specializzata nella produzione di elettrodomestici per la cura della casa, macchine per il trattamento dell’acqua e dispositivi medici per la riabilitazione fisica – ha voluto corrispondere ai propri collaboratori in virtù dei buoni risultati raggiunti nel 2017. “Il nostro – spiega Villelmo Bartolini – vuole essere un modo per aumentare il coinvolgimento dei collaboratori rendendoli partecipi dei risultati positivi raggiunti. Ad Unitekno – prosegue – sono già attive iniziative di welfare aziendale per i dipendenti ma, questa volta, volevamo riconoscere loro un premio in denaro, contando anche sulla decontribuzione prevista dallo Stato che, però, alla fine è rimasta sulla carta”. Storce il naso, infatti, Villelmo Bartolini rispetto a quanto era stato ipotizzato negli scorsi mesi e poi non concretizzato. Il decreto legislativo 50 del 2017, infatti, prevedeva per i premi di risultato emessi con il coinvolgimento paritetico dei lavoratori la decontribuzione totale per il lavoratore e una diminuzione dell’aliquota a carico del datore di lavoro del 20 per cento. Ma, la delibera dell’Agenzia delle Entrate con la quale si spiegava cosa si intendesse con coinvolgimento paritetico è arrivata solo alla fine dello scorso marzo e la circolare dell’Inps che avrebbe dovuto definire le modalità per applicare la decontribuzione non è stata ancora emessa. Nessuna decontribuzione, dunque, con profondo rammarico dei verti dell’Unitekno. “Siamo molto amareggiati – dichiara infatti Villelmo Bartolini –. Insieme a pochissimi altri – ha spiegato – abbiamo deciso di applicare il premio di risultato contando su quanto stabilito dal decreto. Invece, prima sono state fissate delle regole per il coinvolgimento paritetico tardive e molto complicate, che di fatto disincentivano le aziende, e poi sono mancate le modalità per poter usufruire degli sgravi. Ci sentiamo sinceramente penalizzati – ha quindi concluso – e presi un po’ in giro”.

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