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Rasiglia, gli abitanti finanziano il restauro di tre fontanelle ottocentesche

Pubblicato il 11 Luglio 2018 11:18 - Modificato il 5 Settembre 2023 15:52

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La popolazione di Rasiglia mette le mani nelle proprie tasche per restaurare l’organo settecentesco della chiesa parrocchiale. Un’iniziativa lodevole che ha lo scopo di riportare nella sua sede originaria lo strumento musicale, datato 1788, smontato e trasferito in un’altra struttura dopo il sisma che ha colpito il cuore dell’Italia nel 1997 per permettere i lavori di ristrutturazione della chiesa dei Santi Apostoli Pietro e Paolo. Il progetto di restauro, però, abbraccia anche tre fontanelle ottocentesche. Dopo 10 anni, infatti, l’associazione Rasiglia e le sue sorgenti guidata dal presidente Umberto Tonti è riuscita ad ottenere il via per i lavori di restauro delle fontane forgiate nel 1864. L’associazione, che da anni si impegna sul fronte del recupero del valore storico, artistico e ambientale della frazione, si farà carico del recupero conservativo dei reperti, senza gravare minimamente sul Comune di Foligno. Insomma, una scesa in campo con le proprie forze, per l’organo con un’autotassazione degli abitanti e per le fontanelle con Rasiglia e le sue sorgenti.

L’ORGANO – “Quello del restauro – ha dichiarato Milena Cesarini dell’associazione Rasiglia e le sue sorgenti – è un progetto corale e ambizioso. Si tratta di coprire una cifra abbastanza elevata, che necessita della partecipazione di tutti. La nostra associazione ha curato la parte burocratica, come la presentazione della domanda alla Cei, ma ci aspettiamo che gli esercenti siano sensibili alla causa e ci diano una mano”. I lavori, che sono stati affidati alla ditta Carbonetti, potrebbero concludersi nel giro di un anno. “Il desiderio della popolazione – ha affermato Milena Cesarini – è quello di suonare l’organo in occasione della Madonna delle Grazie a settembre 2019 nella sua sede originaria, ovvero nella chiesa parrocchiale”.

LE FONTANE – Costituite in lega di metallo, le opere – come dimostrano le incisioni che recano – risalgono al 1891 e sono state realizzate dalle fonderie di Terni. Le tre fontane hanno come basamento la caratteristica vasca a forma di conchiglia, e una struttura verticale che si chiude in forma semicircolare nella sua estremità. In esse, è presente anche uno stemma, presumibilmente della città di Foligno. Le fontanelle, tuttavia, mostrano chiari segni di deterioramento, per i quali è stata progettata una dettagliata metodologia di intervento. “Sono 10 anni che come associazione diciamo di far rinascere il borgo di Rasiglia e che per farlo bisogna ripartire dal restauro delle fontanelle – ha proseguito Milena Cesarini -. Ora siamo in grado di farlo”. La ditta cui sono stati affidati i lavori è guidata da un abitante della “piccola Venezia”, quella di Pierangelo Fiacchi. Una ditta prestigiosa, la stessa che ha curato i lavori di restauro della domus di Spello. I lavori, che necessitano dell’esito e dell’approvazione della Soprintendenza, dureranno circa un trimestre.

I TURISTI – Previsioni rosee per quanto riguarda il riflesso sul piano del turismo, che di per sé mostra di esser già in aumento, con bar e attività colme di turisti, in media 500 al giorno nell’arco della settimana. Ma la frazione folignate ha tutte le carte in regola per piazzarsi ai primi posti anche del nono censimento Fai. “L’anno scorso siamo arrivati quarti – ha concluso Cesarini -. Quest’anno siamo più ambiziosi. Dal 9 giugno, infatti, abbiamo raccolto già 3mila firme”.

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Una delle fontane oggetto del restauro

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