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Estate, animali a rischio abbandono. Da Foligno: “Sempre più distacchi per motivi economici”

Pubblicato il 25 Luglio 2018 13:49 - Modificato il 5 Settembre 2023 15:50

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Il periodo estivo è arrivato e spesso va a braccetto con il problema dell’abbandono degli animali domestici. Nonostante si tratti di un reato punito e sanzionato dall’articolo 727 del Codice penale, c’è chi continua a lasciare alla sorte i propri animali. A subire questo destino sono soprattutto i cani e i gatti. Il fenomeno, sempre esistito e che non accenna a ridimensionarsi, si ripresenta con l’inizio delle vacanze estive, ma non solo. Le maglie della povertà si sono allargate e sempre più persone non riescono a mantenere in casa un animale. “Putroppo gli abandoni ancora ci sono – spiega il presidente della sezione folignate della Lega del cane, Mirko Mela – e con numeri non indifferenti: in sede, ci arrivano fino a due animali a settimana senza chip e che nessuno reclama. Ci sono poi altri animali provvisti di chip e che ci vengono consegnati direttamente dai proprietari. Le motivazioni sono varie, come l’impossibilità di tenerli in casa – ci spiega Mela – ma spesso ci viene detto che hanno una matrice economica”. Negli ultimi anni, però, questa piaga colpisce di più i felini: “Abbiamo registrato un aumento dell’abbandono dei gatti. Se fino a qualche anno fa, infatti, questi animali facevano due parti l’anno, ora invece arrivano fino a quattro”. Ma dove si concentrano i casi di abbandono? il luogo più gettonato da chi sceglie di fare questo passo sembra essere il centro città: “Gli abbandoni in città sono molto frequenti – sottolinea Mirko Mela – in quanto nell’immaginario collettivo di chi pensa di compiere una scelta più coscienziosa, vi è la convinzione che all’interno delle mura urbiche l’animale trovi più facilmente una famiglia in cui essere accolto”. Non sempre però il destino di questi cani è chiaro fin da subito e l’ente agisce su due fronti. “Noi siamo un canile comunale, mandato avanti esclusivamente da volontari. Possiamo richiedere dei permessi speciali e quindi accoglierli e tenerli nella nostra struttura, oppure svolgere attività di promozione e appelli alle famiglie per facilitarne l’adozione”. Un risvolto positivo, però, sembra esserci. Per alcune persone che abbandonano, ce ne sono altrettante che adottano: tanti sono gli umbri scesi in campo e che hanno permesso l’adozione di questi animali: “Nel 2017, sono stati 60 i cani che hanno trovato una famiglia. Le persone hanno risposto ai nostri appelli e sono giunti da ogni parte dell’Umbria: Foligno, Spoleto, Perugia. Insomma, la gente è disposta a muoversi. L’iter di adozione, tuttavia, non è lasciato al caso: ci sono periodi di pre-affidi e di post-affidi. Se poi c’è qualche problema, ci avvaliamo dell’aiuto di educatori”. Fortunati i cani che trovano subito una famiglia, ma lo sono altrettanto anche quelli che restano anche solo temporaneamente nei canili. A loro, infatti, sono riservate attenzioni e cure: “Collaboriamo anche con l’Università veterinaria di Perugia – ci dice il presidente della Lega del cane di Foligno – e con i medici comportamentalistici. In questo modo, possiamo attuare dei programmi ad hoc per permettere al cane di superare le proprie patologie o difficoltà. Il nostro scopo, oltre alla riabilitazione, è anche il mantenimento del benessere dell’animale: ogni giorno, arrivano persone comuni che hanno piacere di portare a passeggio i nostri cani, permettendogli – conclude Mela – di godere del verde e dello spazio aperto”. Anche i gattini usufruiscono dell’umanità degli operatori: “La maggior parte di essi – ci spiega il presidente Mela – vengono accolti nelle case dei nostri volontari”.

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