Dougie Wallace, Mario Spada, Laura Morton, Johnny Miller e Shinya Masuda. Sono alcuni dei grandi protagonisti delle mostre fotografiche dell’edizione 2018 di Umbria World Fest che prende il via a Foligno oggi, venerdì 12 ottobre, per poi concludersi nel pomeriggio di domenica 14. Ospitato nelle sale di palazzo Trinci, là dove la fotografia contemporanea dei grandi maestri si mescolerà per tre giorni con gli antichi affreschi di quella che è stata la dimora della storica famiglia folignate, Umbria World Fest è promosso dall’associazione culturale Plàtea del presidente Michelangelo Spadoni e del direttore esecutivo Piter Foglietta. A curarne la direzione artistica sarà, ancora una volta, Marco Pinna, photo editor di National Geographic. Confermata, inoltre, la preziosa collaborazione di Lina Pallotta.
“1% I’m rich you’re not”, questo il titolo scelto per l’edizione 2018, come spiegato nel corso della conferenza stampa di inaugurazione, che ha visto la presenza – tra gli altri – del vicesindaco di Foligno ed assessore della cultura, Rita Barbetti, dell’assessore al turismo Giovanni Patriarchi e del presidente della Fondazione Cassa di risparmio di Foligno, Gaudenzio Bartolini. “L’1 per cento della popolazione – ha detto, infatti, Piter Foglietta – detiene, in termini di ricchezza, quanto possiede il 99 per cento rimanente. È un dato – ha proseguito – che si riflette sotto ogni punto di vista, anche in Italia e ne vediamo quotidianamente le conseguenze. È un aspetto che abbiamo voluto denunciare e che quindi abbiamo scelto appositamente come tema di questa edizione”.
Le disuguaglianze economiche al centro, dunque, e la fotografia come strumento di denuncia per Umbria World Fest, che anche quest’anno offrirà a professionisti e appassionati di fotografia delle letture portfolio con photo editor, fotografi professionisti, docenti di fotografia, curatori di mostre internazionali. E ancora momenti di approfondimento e proiezioni multimediali, ma anche la musica con il Quartetto Fancelli e con Stefano Tamburino in collaborazione con Young Jazz Festival.
E mentre la nuova edizione prende il via, l’associazione Plàtea guarda già al futuro. “Umbria World Fest – ha ha spiegato al riguardo Foglietta – punta ad uscire dai confini nazionali. Ci siamo da un punto di vista di proposta artistica e di rispondenza del premio. Certo, il passo prevede un impegno diverso sotto ogni punto di vista, perché la nostra è un’associazione culturale. Serve un tavolo con l’amministrazione e con la Regione – ha concluso – per capire se tutti siamo pronti per farlo”. Tra i prossimi step anche il rafforzamento della rete delle collaborazioni con le altre associazioni che operano sul territorio per la creazione di quello che il direttore tecnico di UWF ha definito “un festival del contemporaneo ancora più importante” delle tante realtà che già costellano il panorama culturale cittadino.