Cent’anni di comunanza agraria per la frazione folignate di Sant’Eraclio guidata da Giacomo Committeri. Un anniversario che entrerà nel clou dei festeggiamenti dal 21 al 23 dicembre prossimi. Tre giorni tra convegni, mostre fotografiche e tavole rotonde, che offriranno spunti, riflessioni, proposte, idee e strategie condivise per uno sviluppo economico ed un rilancio occupazionale dell’area che insiste tra le frazioni di Sant’Eraclio e Cancelli che, per le innumerevoli vocazioni e le specifiche peculiarità che possiede, rivendica per il futuro un ruolo di rilievo nel Comune.
Tra le iniziative in programma anche la valorizzazione delle eccellenze ecogastronomiche del territorio. Per questo motivo, sabato 22 dicembre, all’interno del Castello dei Trinci, nella piazza antistante la Casa Castellana e lungo la via principale dell’unico fortilizio di pianura della zona verranno esposti olio, formaggi, legumi e salumi. Alimenti a “km 0”, prodotti dai piccoli e medi agricoltori dei paesi che insistono tra Sant’Eraclio e Civitella. Accanto anche gli stand natalizi che verranno allestiti dai negozianti di Sant’Eraclio.
Ma spazio anche alle bellezze paesaggistiche dei paesi collinari e della montagna che sovrastano il centro abitato e al benessere con il maxiraduno dei camminatori affiliati all’associazione Foligno Cammina e degli altri sodalizi amanti delle passeggiate, che operano nei Comuni limitrofi. Un’opportunità per incentivare il benessere psicofisico e valorizzare anche il patrimonio storico-artistico-culturale-religioso di Colle Scandolaro, Santo Stefano dei Piccioni, Cancellara, Scandolaro, Cupoli, Roviglieto, Civitella, Cancelli, Vallupo. Due i percorsi previsti, entrambi con partenza alle 10 da piazza Garibaldi: il primo di di 11,5 chilometri con un dislivello di 4,50 metri e il secondo meno impegnativo di 7,30 chilometri con un dislivello di 2,30 metri.
Le celebrazioni del centenario saranno, infine, l’occasione per l’attuale consiglio di amministrazione della comunanza agraria di alimentare un dialogo intergenerazionale costruttivo, tramandando le conoscenze e l’esperienza degli anziani ai giovani, affinché questi ultimi possano impegnarsi attivamente per un futuro innovativo, solidale, ancorato su solide tradizioni.