È “La Francescana” la ciclostorica più bella d’Italia. Tra le 13 tappe, cioè, del Giro d’Italia d’epoca, a cui se ne aggiungono, poi, tre patrocinate, ossia entrate per la prima volta nel circuito. La manifestazione umbra, promossa dall’omonima associazione presieduta da Luca Radi, è infatti riuscita a sbaragliare la concorrenza e ad entrare a tutti gli effetti nelle grazie dei fedelissimi del Giro d’Italia d’epoca. Un risultato che si è tramutato in un premio, quello che gli organizzatori del Giro d’Italia d’epoca hanno consegnato all’associazione “La Francescana” negli scorsi giorni a Bagnacavallo, nel Ravennate, dove si sono ritrovate – come da tradizione – tutte le ciclostoriche “made in Italy”. Un momento di incontro e di festa per gli amanti del genere e per le varie organizzazioni.
A decretare la vittoria de “La Francescana” l’itinerario, considerato il più bello, ma anche il fascino dei luoghi attraversati, la cura nei ristori e l’attenzione alla sicurezza. Oltre ad esser stata la ciclostorica con il più alto numero di partecipanti, ben 500. Insomma, una formula vincente in tutti i suoi aspetti, con grande soddisfazione di Luca Radi e dei suoi collaboratori.
Nella stessa occasione è stato, inoltre, presentato il nuovo calendario, ossia quello che scandirà gli impegni per il 2019 e nel quale rientrerà a pieno titolo anche “La Francescana”. La ciclostorica umbra, infatti, sarà il prossimo anno decima ed ultima tappa del Giro d’Italia d’epoca. In programma per il 22 settembre, sarà anticipata il 20 ed il 21 da tutta una serie di eventi collaterali, così come avvenuto negli scorsi anni. Intanto l’associazione folignate è già al lavoro sul nuovo itinerario. Varie le opzioni che si stanno valutando, compreso il ritorno ad Assisi e l’esplorazione di nuove strade bianche nello Spoletino.
Tra i progetti in cantiere, inoltre, la creazione di un “anello fisso” scaricabile da internet che permetta agli appassionati di ciclostoriche di percorrere il tracciato 365 giorni l’anno. Un tracciato che tocchi tutti i Comuni della Valle umbra sud: da Assisi a Spoleto, passando – tra gli altri – per Cannara, Spello, Campello sul Clitunno, Castel Ritaldi. Un elemento aggiuntivo rispetto, dunque, alla tappa settembrina, e il cui obiettivo è quello di contribuire alla valorizzazione del paesaggio umbro con tutte le ricadute in termini economici che la presenza di un simile tracciato può comportare per il territorio.