Anche Foligno si unisce al coro delle amministrazioni locali e regionali che vedono nel cosiddetto “decreto sicurezza”, a firma del ministro degli Interni Matteo Salvini e di recente approvazione del Parlamento, un documento di “sconcertante disumanità”. Lo ha detto il sindaco Nando Mismetti e lo hanno ribadito la sua vice con delega alla cultura Rita Barbetti e l’assessore alle politiche sociali, Maura Franquillo.
Per il primo cittadino folignate si tratta di un’iniziativa scellerata, che cancella anni ed anni di percorsi di integrazione, come spiegato ai microfoni di Radio Gente Umbra. “In questi anni – ha detto – si sono attivate politiche di formazione e lavori socialmente utili proprio per cercare di coltivare quest’idea dell’integrazione. Ma con questo decreto – ha sottolineato – tutto questo verrà non solo smantellato, ma nell’arco di poche ore ci ritroveremo con un centinaio di persone in mezzo alla strada. Situazione – ha concluso – che creerà problemi di maggiore insicurezza nei cittadini e metterà il Comune di fronte ad una sfida importante in termini di servizi”.
Le conseguenze del nuovo documento, dunque, saranno numerose. Intanto – ha spiegato il sindaco Mismetti – i migranti verranno trasformati in degli invisibili e per strada – come detto – nel solo territorio folignate, si ritroveranno un centinaio di persone tra Sprar e Cas. “Tutto questo – ha detto – nell’anno in cui si celebrano i 70 anni della Costituzione che vede all’articolo 10 dei principi fondamentali il riconoscimento del diritto d’asilo, e ad altrettanti dalla Dichiarazione universale dei diritti umani”. Per il primo cittadino si andrà così incrementando la percezione di insicurezza vissuta dai cittadini, mentre le amministrazioni dovranno ingegnarsi per garantire sostegno e dignità ai migranti, con costi che andranno a pesare sui bilanci comunali.
Infine a risentirne sarà anche l’occupazione. Alcune decine i posti di lavoro che si perderanno a Foligno, di ragazzi e ragazze impegnati in progetti di accoglienza, accompagnamento ed inclusione. Ed è proprio per analizzare i problemi e cercare eventuali soluzioni che il Comune ha deciso di incontrare, il prossimo giovedì, le associazioni e gli enti cittadini cui fanno capo i diversi progetti dedicati ai migranti. Nel frattempo, però, il Comune si appella anche alla Regione, affinché lo stesso palazzo Donini intervenga sulla vicenda.