Sono due gli obiettivi che si è data la Comunanza agraria di Sant’Eraclio all’alba dei suoi cento anni, che verranno celebrati con una tre giorni di eventi dal 21 al 23 dicembre prossimi. Il primo è fare del castello dei Trinci “un centro di attrazione per turisti e pellegrini”. Lo ha detto lo stesso presidente Giacomo Committeri in occasione della conferenza stampa di presentazione del programma “Facciamo festa insieme”, messo a punto proprio per celebrare il centenario. Il secondo, invece, è la creazione di una confederazione tra le Comunanze agrarie del territorio folignate per intercettare fondi locali ed europei. Dodici quelle che hanno aderito fino ad ora e che vanno dalla Valle del Menotre alle località collinari che sovrastano Sant’Eraclio.L’obiettivo è chiaro: puntare allo sviluppo delle frazioni folignati, garantendo al contempo anche occupazione.
Al centro, dunque, il territorio, ma anche la persona. Come rimarcato da don Luigi Filippucci, parroco dell’Unità pastorale “Sant’Eraclio-Cancellara”. “In questo centenario – ha detto – l’uomo di ieri e di oggi si incontrano per dare certezza al futuro del popoloso quartiere. Nel tempo – ha proseguito – le istituzioni sia civili che religiose a Sant’Eraclio si sono sempre prodigate per la valorizzazione della persona”. E il pensiero è andato a chi non c’è più. “Con l’accensione della lampada votiva alla lapide dei caduti delle due grandi guerre e la santa messa presieduta da monsignor Gualtiero Sigismondi, vescovo della Diocesi, si vuole fare memoria – ha detto don Luigi – delle persone che hanno dimostrato senso di appartenenza a questa comunita”.
Tra i punti di forza di Sant’Eraclio, in termini aggregativi e di valorizzazione della comunità, anche l’importante sinergia con il rione Contrastanga che, come annunciato dal nuovo priore Carlo Mattioli, proseguirà anche nei prossimi anni.
Guardando al cartellone di eventi messo a punto per l’importante anniversario, diverse sono le mostre fotografiche che verranno allestite. Ed ancora laboratori di fiabe, una mostra mercato con i prodotti del territorio e delle escursioni. Infine, riflettori accesi sul rapporto tra Sant’Eraclio e Giuseppe Garibaldi con l’esposizione di documenti inediti. Un rapporto sottolineato anche dall’invito al taglio del nastro del pronipote dell’eroe dei due Mondi, Giuseppe Garibaldi.