Per chi non ha ancora avuto modo di ammirarlo in tutto il suo splendore e di conoscere la storia che ne ha segnato la nascita, l’Oratorio del Crocifisso è pronto ad aprire i battenti e ad accogliere cittadini e turisti. Domenica 6 gennaio, alle 16, infatti, si terrà l’ultimo appuntamento con il ciclo di visite guidate promosso per queste festività natalizie dall’Associazione guide turistiche dell’Umbria della presidente Maddalena D’Amico.
Rispetto al calendario iniziale, infatti, l’evento in programma per la giornata di sabato 5 gennaio è stato posticipato a domenica 6 quando si sarebbe dovuta tenere la visita ad un altro oratorio cittadino, quello della Nunziatella. Oratorio che, dopo il completamento dei lavori successivi al sisma del 2016, avrebbe dovuto riaprire proprio in concomitanza con il periodo natalizio. Ma così non è stato. Per poter tornare a visitarlo, dunque, occorrerà pazientare ancora. Intanto, però, chi vorrà potrà lasciarsi ammaliare dagli altri gioielli che custodisce la città di Foligno.
E così, dopo aver ammirato l’Oratorio del Gonfalone, quello della Misericordia e quello di San Giuseppe, nella zona delle Conce, ora tocca a quello del Crocifisso.
“L’affluenza registrata – ha detto la presidente D’Amico – è stata buona, con presenze non solo locali. A partecipare – ha aggiunto – anche un gruppo di turisti stranieri”. Ma c’è stato anche chi non ha voluto mancare a nessuno degli appuntamenti in agenda. Anche perché non tutti gli oratori cittadini sono sempre fruibili. “E il nostro grazie – ha sottolineato Maddalena D’Amico – va, a questo proposito, a don Giuseppe Bertini, che ci ha messo a disposizione l’Oratorio della Misericordia e quello di San Giuseppe accessibili solo su richiesta”.
A lasciare sorpresi i tanti partecipanti non sono stati, però, solo gli splendidi affreschi che campeggiano all’interno degli oratori folignati. “Nonostante il periodo di riferimento sia, più o meno per tutti, quello Barocco – ha spiegato Maddalena D’Amico – ciascun oratorio è unico nel suo genere. Dietro ogni oratorio – ha infatti concluso – c’è la storia di una confraternita che ne ha decretato la nascita”. Storie che in pochi conoscono e che finiscono con l’affascinare sempre tutti.