Una diffida al Ministero sulla vicenda della Piastra logistica di Foligno. Un’infrastruttura tanto attesa, finita più volte al centro dell’attenzione per i continui ritardi nella sua realizzazione. Il suo progetto, risalente addirittura a undici anni fa, ha avuto un iter che definire travagliato potrebbe essere un’eufemismo. Da quel lontano 2008, con il Cipe che emise 14 prescrizioni e 6 raccomandazioni per la sua realizzazione, l’infrastruttura ha visto l’approvazione del progetto esecutivo nel 2014. Un anno dopo il Ministero aveva poi convocato la Conferenza dei servizi, anche se allo stato attuale ancora non si conoscono gli esiti finali. “La Regione – spiega l’assessore regionale ai trasporti, Giuseppe Chianella – che è il soggetto esecutore, ma sotto la vigilanza del Ministero, ha ottemperato a tutte le prescrizioni e presentato il proprio progetto esecutivo fin dal 2014, ma l’incertezza e l’attuale silenzio del Ministero non consentono di poter spendere le risorse entro la tempistica programmata”. Ed è proprio per questo motivo che nel settembre dello scorso anno palazzo Donini ha diffidato il Ministero, affinché porti a conclusione il progetto. “Anche il raggruppamento affidatario dei lavori – precisa Chianella – ha inoltrato ripetute istanze al Ministero, riservandosi di adire le vie legali”. L’assessore regionale ha fatto il punto della situazione sulla piastra logistica di Foligno e su quelle di Terni-Narni e Città di Castello-San Giustino nel corso dell’ultima seduta dell’assemblea legislativa dell’Umbria. A sollecitarlo sulla questione sono stati gli esponenti pentastellati Maria Grazia Carbonari e Andrea Liberati. “A quasi 20 anni dall’inizio dell’iter burocratico – ha sottolineato Maria Grazia Carbonari – la realizzazione della piastra logistica di Foligno è ferma, inutilizzata”.
Palazzo Comunale di Foligno
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