Il quartiere di Sportella Marini come via Innamorati. Quello di Prato Smeraldo come viale Firenze. A rendere simili questi quartieri e queste strade di Foligno è l’ormai consueta pratica adottata da alcuni cittadini di abbandonare i rifiuti, senza nessun rispetto delle regole imposte dalla raccolta differenziata ed ancora prima dal vivere civile. E così, accade che, percorrendole, ci si imbatta in cumuli di spazzatura a ridosso dei cassonetti stradali destinati al vetro o, in alcuni casi, a sacchi di rifiuti “smaltiti” – si fa per dire – nei contenitori riservati ai pannolini.
I furbetti della differenziata approfittano delle ore serali o della prima mattina, quando cioè pensano di non esser visti, per abbandonare i rifiuti dove capita, non sapendo però che il rischio di incappare in qualche multa è più alto del previsto. “Nel 90 per cento dei casi – spiega infatti il responsabile del settore tecnico operativo dell’area igiene urbana della Valle Umbra Servizi, Roberto Calcabrina – i controlli effettuati dagli ispettori ambientali sui rifiuti abbandonati permettono di risalire ai responsabili, che possono essere così sanzionati”.
Ma gli strumenti a disposizione della Valle Umbra Servizi sono anche altri per individuare i furbetti. “Attraverso rilevatori satellitari – ha proseguito Calcabrina – viene verificato ogni conferimento, in questo modo si ha la possibilità di identificare chi lo fa e chi no, monitorando l’efficienza degli utenti”.
Efficienza che, quando c’è, dà importanti risultati. È il caso dell’organico, la cui purezza sembra attestarsi oltre il 95 per cento. “La qualità della frazione organica – ha commentato al riguardo Roberto Calcabrina – è eccellente”. Standard che è necessario rispettare per produrre compost e biogas di qualità. Biogas la cui produzione, però, non è ancora partita, diversamente da quanto previsto inizialmente. Da cronoprogramma, infatti, l’avvio era previsto per la fine del mese di dicembre scorso.
Tornando, infine, alla differenziata, la percentuale raggiunta a Foligno dovrebbe oscillare tra il 63 e il 65 per cento. “I risultati raggiunti sono buoni – conclude Calcabrina – e siamo ottimisti sul raggiungimento, entro i termini, del 72,3 per cento previsto dall’apposita delibera regionale”.