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Dall’Oratorio della Morte di Spello alle Terme romane di Bevagna: tornano le giornate Fai

Pubblicato il 22 Marzo 2019 16:23

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Oltre 1100 luoghi aperti in tutti Italia per le Giornate Fai di primavera che si terranno sabato 23 e domenica 24 marzo. Un appuntamento molto atteso da cittadini e turisti per visitare luoghi di immane bellezza ma solitamente chiusi al pubblico. Insomma, un’occasione unica per lasciarsi ammaliare dai tanti gioielli disseminati nel Bel Paese. E l’Umbria non fa eccezione.

A Foligno a spalancare le proprie porte saranno il Monastero di Sant’Anna (via dei Monasteri) visitabile sabato e domenica, sia mattina che pomeriggio, dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 16 alle 18, accompagnati dagli apprendisti ciceroni dell’Istituto comprensivo “Gentile da Foligno”. Ed ancora l’Auditorium San Domenico sabato 23 dalle 15 alle 19 e domenica 24 con ingresso unico dalle 17.30 alle 18 con l’illustrazione degli affreschi presenti nella sala Antonelli da parte de ragazzi dell’Istituto tecnico economico “Scarpellini” di Foligno e seguito, alle 18.30, dal concerto di due giovani pianisti, organizzato in collaborazione con “Progetto Omaggio all’Umbria” direttrice artisca Laura Musella. Infine, nella città della Quintana, si potrà visitare palazzo Salvini Mancia in via Mazzini con la guida degli studenti del Liceo classico “Frezzi”.

Spostandosi di qualche chilometro e arrivando a Bevagna sarà possibile ammirare le Terme Romane, sabato 23 dalle 15 alle 17 e domenica 24 dalle 11 alle 13 e dalle 15 alle 17. A Spello, invece, porte aperte alla chiesa di San Gregorio Magno e all’Oratorio della Morte, il sabato dalle 15 alle 18 e la domenica dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 15 alle 18. Infine Trevi con il convento di San Martino che potrà essere visitato sabato dalle 15 alle 18 e domenica dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 15 alle 18.

Luoghi che sarà possibile ammirare grazie al lavoro svolto dal Gruppo Fai di Foligno, coordinato da Maurizio Tozzi, che la redazione di Rgu ha intervistato per conoscere meglio queste Giornate di primavera. “È la principale manifestazione del Fondo Ambiente Italiano – ha spiegato – e quest’anno è il 27esimo anno di vita. Sono giornate in cui si aprono luoghi per lo più sconosciuti al grande pubblico”. Luoghi sia pubblici che privati come nel caso di palazzo Salvini Mancia. L’unico per questa edizione primaverile 2019 ma non il solo, vista la nutrita rappresentanza che può vantare Foligno. “Da quando ci siamo ricostituiti nel 2014 – ha proseguito Tozzi – abbiamo cercato di far aprire i palazzi più importanti, non solo istituzionali, ma anche quelli appartenenti a privati che hanno dato la loro disponibilità”.

In campo ben 35 volontari, ai quali si aggiungono i membri del Gruppo giovani che si è costituito nel 2018 e gli “apprendisti ciceroni” delle scuole secondarie di primo e secondo grado del territorio. A giocare un ruolo importante, però, sono anche i visitatori, che possono dare il contributo con delle offerte libere o sottoscrivendo la tessera Fai. “Crescendo siamo sempre più in grado di poter restaurare, mantenere e far visitare luoghi gestiti direttamente dal Fai. Il 65 per cento delle donazioni – ha quindi concluso – viene infatti investito per le attività istituzionali”. 

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