Si avvicina lo sprint finale per il campionato, ne parliamo con Thomas Ventanni, nella sua seconda apparizione al “Nido del Falco”, la trasmissione di Radio Gente Umbra che parla del Foligno Calcio e di tutto ciò che ruota attorno ai Falchetti.
Sabato pomeriggio avete sofferto un po’ contro il Castel del Piano, che sembrava non voler farvi segnare, poi l’ingresso di Peluso ha cambiato le carte in tavola.
È stata una partita difficile, ma abbiamo meritato i tre punti. L’importante è vincere, non abbiamo esibito un buon calcio ma a questo punto della stagione non conta. Siamo stati sempre sulla loro metà campo, il gol era nell’aria anche se è arrivato un po’ tardi.
Sei andato vicino al gol in più occasioni, gol che ti manca dalla partita con il Massa Martana, che sta succedendo?
Davide Zanchi mi ha fatto una ‘macumba’ incredibile: mi ha detto che sarei arrivato a 15 gol, da quel momento non ho più segnato. Arrivare a quota 10 sarebbe un ottimo traguardo.
Potrebbe essere il 7 aprile la data per la matematica vittoria del campionato, proprio contro la tua ex squadra, l’Angelana.
Fino adesso questi calcoli non li facciamo, ragioniamo di partita in partita. Non importa quando però speriamo di festeggiare.
Soddisfatto della tua stagione fin qui disputata? Eri arrivato come mezz’ala e sei finito a fare il trequartista, ti trovi bene?
Per un centrocampista fare 8 gol è una bella soddisfazione, si può fare sempre meglio sicuramente, ma l’importante è il gruppo. Più che alle soddisfazioni personali bisogna guardare alla vittoria del campionato. Sono contento di agire da trequartista, è il mio ruolo naturale rispetto alla mezz’ala. Preferisco stare più vicino alla porta.
Com’è il tuo feeling con la piazza? Sei uno dei candidati alla riconferma anche in caso di Serie D, ti piacerebbe?
Il mondo Foligno ti trasporta molto, quando si vince è tutto più semplice perché l’entusiasmo sale a mille. Non meritiamo l’Eccellenza e cercheremo di andarcene il prima possibile da questa categoria. A fine anno spero di essere riconfermato anche per tornare a disputare il campionato di Serie D. Ma se ciò non dovesse accadere, Foligno rimarrà sempre una bellissima parentesi nella mia carriera.
Domenica affronterete l’Orvietana, e poi Narnese, Angelana, San Sisto e Spoleto. Come vedi questa volata finale?
Per domenica facciamo gli scongiuri, visto che loro sono stati la prima sconfitta stagionale, e non sarà una partita semplice. Narni anche sarà una trasferta dura, loro ancora non saranno tranquilli in classifica e daranno il massimo. Noi avremo anche l’ostacolo della coppa, giocheremo ogni 3 giorni. L’Angelana sarà complicata perché si giocherà la salvezza o quasi contro di noi, e se verrà a chiudersi a Foligno noi faremo fatica come è già successo in passato. Il San Sisto sono anni che fa della sua forza la difesa, in casa soprattutto. Speriamo che festeggeremo entrambi la realizzazione dei nostri obiettivi. Lo Spoleto credevamo si giocasse il campionato contro di noi, ma senza organizzazione e società forte non si vincono i campionati, noi in questo siamo un gradino sopra le altre.
Questo Foligno come starebbe questo Foligno in Serie D?
Ci starebbe più che bene, soprattutto a livello di giovani. Al di là degli over, in Serie D i ‘fuoriquota’ sono fondamentali e i nostri sono fortissimi. Soprattutto sono bravi ad apprendere, dimostrano grande umiltà e non si lamentano quando non giocano, sono dediti alla causa.