Miocardioscintigrafia. Un importante esame diagnostico riservato ai pazienti cardiopatici che da poco più di un anno è possibile essere effettuato anche al “San Giovanni Battista” di Foligno. E’ grazie all’implementazione dell’attività del servizio Diagnostica per immagini che nell’arco del 2018, ovvero da quando è possibile effettuare il nuovo esame, che sono state effettuate oltre 170 miocardioscintigrafie. A ciò vanno aggiunti anche gli altri esami diagnostici che hanno interessato sia pazienti umbri che di fuori regione.
“La miocardioscintigrafia – spiega il responsabile della Medicina nucleare, il dottor Silvio Sivolella – permette di studiare lo stato di funzionalità cardiaca, in particolare viene eseguito in pazienti con dubbia cardiopatia ischemica per individuare possibili difetti di perfusione delle pareti ventricolari e prevede l’utilizzo di sostanze contenti isotopi debolmente radioattivi (radiofarmaci) che vengono iniettati in vena in due diversi momenti, ossia all’acme di uno sforzo, che può essere ottenuto mediante cicloergometro o mediante test provocativo farmacologico ed in condizioni di riposo”.
Vengono quindi acquisite immagini attraverso uno specifico macchinario, chiamato gamma-camera e le stesse vengono poi rielaborate per ottenere informazioni specifiche che riguardano non solo la perfusione delle pareti del ventricolo sinistro, ma anche la motilità e contrattilità delle diverse regioni ventricolari. Questo studio è di importante aiuto per cardiologi sulla gestione del paziente, permettendo ad esempio di valutare le eventuali indicazioni all’esecuzione di esami più invasivi come la coronarografia.
L’ATTIVITA’ – “Sono state effettuate, nel corso del 2018, oltre 170 esami fra miocardioscintigrafie sotto sforzo e a riposo – prosegue il dottor Sivolella –. Gli esami hanno coinvolto più figure professionali: medici, tecnici sanitari di radiologia medica ed infermieri di diverse branche specialistiche. I pazienti vengono inviati sia dai cardiologi della Usl2 che da quelli di altre aziende sanitarie. Questo porta ad una riduzione delle liste di attesa di queste prestazioni nelle Medicine nucleari delle aziende ospedaliere di Perugia e Terni”.
“Oltre alle miocardioscintigrafie – dichiara il dottor Sivolella – nel periodo sono state eseguite anche diverse tomoscintigrafie cardiache per la valutazione delle amiloidosi cardiache, una patologia rara dovuta all’accumulo di una sostanza anomala nelle pareti del miocardio che ne inficia la funzionalità”.
L’avvio di tali metodiche si inserisce in un quadro più ampio di diagnostica d’immagine cardiologica già presente all’ospedale “San Giovanni Battista” di Foligno (RM e TC64 cardiache) e va a completare ed integrare indagini strumentali invasive come la coronarografia.
Nel 2018 sono state eseguite, presso il Servizio di radiologia dell’ospedale, oltre 200 Risonanze magnetiche cardiache e 400 Tac 64 cardiovascolari, riguardanti utenti afferenti da tutta l’Umbria, ma anche provenienti da altre regioni.
Nei prossimi mesi ci sarà un potenzialmente dell’offerta, sia grazie al progressivo aggiornamento tecnologico già in atto che attraverso un incremento delle prestazioni erogate, al fine di ridurre i tempi di attesa e la mobilità passiva degli utenti umbri verso altre regioni.