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Fiori, animali e pietre al posto dei numeri per i pazienti in attesa di visita oncologica

Pubblicato il 5 Aprile 2019 14:14

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Fiori, animali, pietre preziose e colori al posto dei numeri, quelli che solitamente vengono assegnati ai pazienti in attesa di visita al Day Hospital oncologico dell’ospedale di Foligno. Il progetto “Persona” sostenuto dall’associazione Donne Insieme Onlus, si è avvalso della creatività degli studenti del Liceo scientifico ed artistico di Foligno. Sono stati loro, infatti, a realizzare i cartoncini plastificati sui quali è stato disegnato il simbolo e il relativo nome e dei contenitori di legno dove i cartoncini vengono riposti e consegnati al Day Hospital oncologico negli scorsi giorni.

L’iniziativa è stata presentata venerdì 5 aprile in Comune, alla presenza – tra gli altri – del sindaco Nando Mismetti e dell’assessore regionale alla sanità, Luca Barberini. Obiettivo dell’iniziativa “umanizzare” la modalità di “chiamata” e l’accesso alle cure, attraverso appunto la natura con i suoi fiori, i suoi animali e i suoi colori. “Grazie al contributo ed al talento di questi ragazzi – ha dichiarato l’assessore Barberini – le persone che soffrono riusciranno a superare meglio questi difficili momenti”. Luca Barberini ha quindi sottolineato la sensibilità manifestata dai docenti che hanno seguito i ragazzi in questo percorso e l’impegno dell’associazione Donne Insieme Onlus nel sostenere il progetto. 

Un progetto che punta a mettere al centro la “persona”, che deve essere considerata tale e non un numero o una malattia. E di persone che hanno bisogno di questo tipo di attenzioni ce ne sono tante. Basti pensare che ogni anno in Italia sono oltre 250mila i pazienti che devono fare i conti con malattie neoplastiche. Malattie che presuppongono la presa in carico della persona, che si articola poi in visite e controlli periodici. Da qui, dunque, l’idea dell’associazione Donne Insieme, poi condivisa con il Liceo “Marconi”, di apportare un contributo per far sì che le persone in attesa di visita oncologica – come detto – possano essere messe nelle condizioni di sentirsi il più possibile persone e non semplici numeri progressivi.

Ecco allora che ogni volta che dovranno incontrare l’oncologo, queste persone stringeranno tra le mani i fiori, i pesci, le piante, le spezie, i colori e le pietre che gli studenti folignati hanno realizzato per loro.

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