L’amministrazione Landrini porta a casa l’ultimo importante risultato della legislatura prima dell’appuntamento alle urne. Lo scorso 29 aprile – entro i termini di legge -, infatti, il consiglio comunale ha approvato il rendiconto di gestione del 2018, documento verifica le attività svolte, e i risultati in termini di competenza e cassa dell’esercizio appena passato.
“Uno dei tre momenti fondamentali dell’anno”, così lo ha apostrofato il vicesindaco ed assessore al bilancio, Gian Primo Narcisi. “I risultati – spiega – confermano la virtuosità del nostro Ente, che è stato capace di mantenere gli impegni assunti, chiudendo l’esercizio con un avanzo di amministrazione utilizzabile di 350 mila euro dopo aver stanziato gli accantonamenti di legge per 2,1 milioni di euro, quasi tutti assorbiti dal fondo crediti dubbia esigibilità, e mantenuto 640mila euro destinati alla parte con vincolo di destinazione”.
Tra i numeri snocciolati dal titolare al bilancio, poi, i circa 9,8 milioni di euro riscossi dal Comune di Spello e i 9,3 milioni di euro di pagamenti. “Cifre che – ha sottolineato Narcisi – unitamente ai movimenti sui residui, al fondo cassa e al fondo pluriennale vincolato hanno consentito la realizzazione del citato risultato”. Secondo quanto reso noto dal vicesindaco spellano “l’indebitamento si è ridotto a soli 720 mila euro circa, il costo del personale è pari al 29 per cento delle spese correnti e il patrimonio netto si attesta a 30 milioni circa”.
“Siamo giunti alla fine di questo mandato amministrativo – ha quindi concluso Gian Primo Narcisi – orgogliosi di aver condiviso con il sindaco, i colleghi di giunta e con gli uffici comunali una sana gestione, che ci ha consentito di cogliere importanti opportunità di sostegno finanziario pubblico utilizzate e programmate per la realizzazione di interventi che ci hanno consentito di portare a termine storici interventi infrastrutturali e creare i presupposti per ulteriori investimenti già acquisiti per circa 10milioni di euro”. Per il titolare al bilancio della Splendidissima Colonia Julia si prospetterebbe quindi una nuova fase ricca di opportunità sia in termini di sviluppo del borgo sia in termini di organizzazione comunale, con riferimento in quest’ultimo caso al turnover favorito dalle diverse cessazioni di servizio per quiescenza”.