11.7 C
Foligno
venerdì, Maggio 2, 2025
HomeCulturaTrevi, in 1.200 per le “Note al Crepuscolo”

Trevi, in 1.200 per le “Note al Crepuscolo”

Pubblicato il 10 Luglio 2019 17:13 - Modificato il 5 Settembre 2023 14:48

Tienimi informato

Rimani sempre aggiornato sui fatti del giorno

Ultimi articoli

Castel Ritaldi, precipita velivolo leggero: un morto

L’incidente aereo nel pomeriggio di giovedì primo maggio in località Mercatello. L’aeromobile è finito all’interno di un capannone industriale: a bordo anche un’altra persona, che è riuscita ad abbandonare il mezzo prima dell’impatto

Manovra fiscale, in consiglio comunale solo la maggioranza: “È la sinistra delle tasse”

La seduta straordinaria e aperta di Foligno ha visto l'assenza preannunciata dell'opposizione, rimasta in piazza per protesta. Da parte delle associazioni di categoria pochi gli interventi rispetto agli inviti

Foligno, in arrivo i contatori idrici intelligenti

Gli “smart meter” consentiranno la lettura a distanza e in tempo reale dei consumi e la rilevazione immediata di anomali e perdite. La sostituzione sarà gratuita ed effettuata da operatori di ditte esterne muniti di tesserino di riconoscimento

Per il sesto anno consecutivo si è svolto in Umbria, sulle montagne sopra Trevi, “Note al Crepuscolo”, festival musicale dove natura e solidarietà camminano insieme verso un unico obiettivo. Il successo dell’iniziativa, svoltasi lo scorso fine settimana e organizzata dai volontari del gruppo Hodi Hodi, Comunanza di Coste, Circolo di Coste e Cai sezione Foligno, è tutta nei numeri da record di questa sesta edizione. Circa 1.200 partecipanti nel corso del weekend, 120 escursionisti che hanno passeggiato attraverso i percorsi stabiliti. Trenta i bikers che, muniti delle loro mountain bike, hanno deciso di affrontare i sentieri consigliati, trenta partecipanti a “Yoga al Crepuscolo” e 10 cavalieri per le escursioni a cavallo. “Dei numeri importanti, un record per Note al Crepuscolo – dichiara Marco Busciantella, uno degli organizzatori dell’evento – che ci fanno arrivare di diritto nel circuito delle manifestazioni più importanti dell’Umbria nel periodo estivo. La finalità dell’evento è sempre quella di valorizzare il nostro territorio da un punto di vista naturalistico, sportivo, enogastronomico e artistico, senza dimenticare la solidarietà”. Anche questa volta tutti i proventi dell’evento sono stati destinati a progetti di sviluppo in Africa. Quest’anno è toccato all’acquisto di arredi e attrezzature di laboratorio per un nuovo centro per la diagnosi e cura della lebbra nel villaggio di Msange, nella valle dello Yovi, in Tanzania, dove opera la congregazione degli Stimmatini. ”Ovviamente la solidarietà e la valorizzazione del territorio non possono prescindere dal rispetto e salvaguardia ambientali – continua Marco Busciantella – quindi l’evento è stato a basso impatto ambientale, senza palco per il concerto, con volume a bassa potenza, illuminazione contenuta e libero dalla plastica, grazie alla collaborazione con Novamont e Valle Umbra Servizi”. Le finalità di conoscenza e valorizzazione del territorio sono state pienamente raggiunte: nel corso del weekend sono arrivate sul luogo dell’evento oltre mille persone di tutte le età e anche da fuori Umbria, numerose le famiglie con bambini e anche gli amici a quattro zampe. Molti partecipanti hanno pernottato in loco in tenda propria o in quelle comunitarie messe a disposizione della Protezione civile, cosa che ha garantito la possibilità a molti di godere a pieno dello spettacolo del cielo stellato e dell’incanto della natura. Grande successo per il sentiero di accesso che ricalca un’antica via che i nostri avi percorrevano con il bestiame. Questo tragitto di 2,5 chilometri, all’andata si è trasformato in una passeggiata musicale dove sono state allestite quattro postazioni con musicisti della zona che hanno allietato con i viandanti. Al calare del sole lo stesso sentiero è diventato incantato, grazie alle numerose lucine e lanterne posizionate lungo il tragitto. “Ognuno ha messo a disposizione gratuitamente la propria professionalità – conclude Marco Busciantella – con più di settanta volontari impegnati per i due giorni di festival, ed esperienza per regalare ai partecipanti un weekend ricco e aiutare l’Africa”.

Articoli correlati