Estate, tempo di vacanze ma anche di abbandoni. Sì, perché così come insegnano le cronache, nei mesi estivi aumentano in maniera esponenziale gli abbandoni di animali, cani e gatti in primis. Una pratica che, nonostante i numerosi appelli lanciati anche attraverso spot pubblicitari più o meno provocatori, continua imperterrita. E così si moltiplicano i casi di ritrovamenti di animali in luoghi isolati, come boschi, o all’interno di cassonetti della spazzatura.
Accade anche in Umbria, come denunciato da Mirko Mela, presidente della Lega del cane di Foligno, che gestisce i canili di Bevagna ed Assisi. “La situazione non sta migliorando – commenta – anzi, è sempre più allarmante. Basti pensare – prosegue – che in un solo mese nel territorio assisano sono stati ritrovati più di una ventina di cani, per lo più cuccioli”. E anche a Bevagna il quadro non è dei migliori. Nonostante si tratti di un comune piccolo, negli ultimi mesi infatti gli abbandoni sono stati già due. Stessa sorte anche per i gatti. Una novantina, invece, gli amici a quattro zampe che sono stati dati in adozione quest’anno, mentre sono ben 130 quelli ospitati nelle due strutture gestite dalla Lega del cane.
“Con sempre maggiore frequenza – sottolinea Mirko Mela – riceviamo poi telefonate da parte di privati che non possono più tenere animali di loro proprietà”. I motivi sono i più svariati, a cominciare dal cambio di casa. Ma cosa fare, dunque, quando non si può o non si vuole più tenere un cane o un gatto. “Intanto – commenta il presidente della Lega del cane – occorre pensarci bene prima di decidere di prendere un animale. Se lo si fa ma poi ci si rende conto di non poterlo tenere è possibile contattare associazioni che si occupano di animali, i canili o gli stessi Comuni per esporre il problema e trovare una soluzione”. Soluzione che, però, come ribadito da Mirko Mela non può essere immediata, anche perché spesso le strutture presenti sul territorio sono sature. “Quello che cerchiamo di fare – ha spiegato a questo proposito – è aiutare i proprietari e trovare una nuova famiglia per il cane o il gatto che non si può più tenere con sé”.
Tra le buone pratiche, poi, quella della sterilizzazione per prevenire fenomeni di randagismo e limitare le nascite e quella del microchip per permettere agli animali smarriti di poter fare ritorno a casa.
Intanto, proprio sul fronte delle strutture deputate all’accoglienza degli animali abbandonati, negli scorsi giorni, a Foligno, si è proceduto con l’affidamento dei servizi relativi alla gestione del canile municipale “Kelly”. Ad aggiudicarsi la struttura di via Caracciolo, a Corvia, il Centro servizi Foligno società cooperativa sociale.