Bianca, Anna Maria, Luciana, Eros, Feliciano, Maria Grazia, Franca, Carla e Maria. Sono i nomi della moglie e degli otto figli del folignate Antonio Tucci, uccisi dai nazifascisti il 12 agosto 1944, in quella che passò alla storia come l’eccidio di Sant’Anna di Stazzema. A perdere la vita, in quel tragico giorno furono anche altre 552 persone, di cui 123 bambini.
Ed a distanza di 75 anni da quel 12 agosto l’Italia non dimentica. Anzi, ricorda. Con la speranza che la memoria possa scongiurare storie nere come quella vissuta da Bianca e dai suoi otto bambini. Come quella che Antonio ha dovuto portare come un peso troppo grande sulle proprie spalle, come un macigno sul proprio cuore, per anni, fino a quando quello stesso cuore non ha smesso di battere. E così, oggi – lunedì 12 agosto -, l’Italia si è fermata per riflettere sull’importanza di valori e diritti che il nazifascismo negò a 560 persone, uomini e donne, adulti e bambini.
“A Sant’Anna – spiega il sindaco del Comune di Stazzema, Maurizio Verona – l’uomo decise di negare sé stesso, di rinunciare alla difesa del rispetto della persona e dei diritti in essa radicati. Per questo – ha proseguito – è così importante ed urgente parlare di memoria e riflettere sul percorso fatto dall’uomo, partendo dalla consapevolezza che i martiri di Sant’Anna sono i pilastri della nostra democrazia. I valori di Sant’Anna – ha concluso – sono le fondamenta di un’Europa di popoli”.
In programma un anniversario dal respiro internazionale con la presenza di ospiti greci e tedeschi e con l’inaugurazione del Tappeto del mondo, un tappeto lungo mille metri che ha visto impegnate migliaia di persone, italiane e non, nella realizzazione dei 6mila pezzo che lo compongono.
Ma, come detto, nessuno dimentica. Neanche Foligno, che ad Antonio Tucci aveva dato i natali e che lo aveva riaccolto dopo la strage che ne aveva segnato il destino. A ricordare quel triste giorno l’ex vicesindaco ed oggi consigliere di opposizione del Pd, Rita Barbetti. “Quella di oggi è una giornata buia per l’umanità intera – si legge in una nota – perchè il 12 agosto di 75 anni fa furono trucidate centinaia di persone inermi, compresa una bambina di 20 giorni appena. Antonio Tucci, ufficiale di marina, originario di Foligno, ritrovò i suoi otto figli morti, insieme alla loro madre. Il loro ricordo – si legge ancora – è scolpito nella nostra piazza Don Minzoni e il Gonfalone della città di Foligno ha partecipato tante volte alla cerimonia di commemorazione. Perchè – ha concluso – non bisogna dimenticare mai”.