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A Verchiano nasce un parco sculture per il rilancio turistico ed economico dell’area

Pubblicato il 18 Settembre 2019 11:22 - Modificato il 5 Settembre 2023 14:34

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Arte a cielo aperto. È questa per la Pro loco di Verchiano la chiave per valorizzare e rilanciare il territorio montano in cui ricade anche la piccola frazione folignate. E per farlo il presidente Salvatore Stella e i suoi hanno deciso di mettere a punto, grazie alla collaborazione con il critico d’arte Andrea Baffoni, un parco sculture dal titolo evocativo, ossia “Incontri sulle vie della Spina – Sculture a Verchiano”.

Un parco che ha visto la luce alla fine del mese di agosto con la collocazione delle prime due opere: quella realizzata da Paolo Massei, artista di Bevagna, che ha dato vita all’opera “Onfalos” dal greco “ombelico del mondo”; e quella realizzata dalla finlandese Lilli Stenius” intitolata “Cantico al silenzio”. Due artisti accomunati, però, da un aspetto, che sarà di fatto il filo conduttore di tutto il parco, e cioè l’utilizzo nella creazione di ogni singola opera di materiali appartenenti a quei luoghi, come il legno o la pietra.

“Ogni anno – commenta il curatore Andrea Baffoni – il parco si arricchirà di una nuova scultura che contribuirà alla creazione di un percorso tra le frazioni di Verchiano e Curasci, lì dove la scorsa primavera è stato creato un altro parco sculture che si sviluppa lungo l’intero borgo, ma questa volta da parte di un privato. Ad essere interessata da questa iniziativa artistica – ha proseguito Baffoni – sarà tutta l’area che va dalle pendici del monte alla rocca ed al castello di Verchiano”.

Lo scopo, come detto, è quello di spalancare sempre di più le porte della montagna folignate al turismo, sulla scia di quanto sta già avvenendo nella vicina Rasiglia, che potrebbe così rappresentare anche un interessante bacino a cui attingere per far conoscere ai tanti visitatori anche altri angoli delle montagne che sovrastano Foligno. Tornando al progetto, ogni artista coinvolto sarà chiamato a realizzare sul luogo la propria opera. “La Pro loco invita gli artisti e li ospita durante la realizzazione della scultura”. In questo modo, dunque, non solo si spinge all’utilizzo dei materiali del luogo, ma anche alla collaborazione con gli artigiani che vivono e lavorano in quelle zone, “dando così forza – sottolinea Andrea Baffoni – a realtà locali”.

Insomma, un connubio tra arte, turismo e sviluppo economico, quello messo appunto dalla Pro loco del presidente Stella, che guarda già al futuro nonostante la recente nascita. “Sono già stati individuati i prossimi artisti” conclude il critico d’arte, che però non si sbilancia sui nomi. Non resta, dunque, che attendere per conoscere i prossimi protagonisti ed intanto omaggiare i primi artisti che hanno messo la loro creatività al servizio del rilancio della montagna folignate.

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